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Guerra bianca sull adamello

Mentre sul viso dell'Isonzo si era conclusa la Quinta Battaglia, nelle alte montagne del viso italiano si preparavano alcune azioni che sono passate alla mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare non tanto per le conquiste, misura per il maniera in cui furono condotte. I campi di combattimento non erano né l'altopiano carsico né i rilievi delle Prealpi Giulie, ma bensì le cime delle Alpi Carniche, delle Dolomiti venete e quelle del massiccio dell'Adamello, tra Lombardia e Trentino. Iniziò quella fase che gli storici hanno definito in che modo "Guerra Bianca", evocando la partecipazione perenne dei ghiacciai e della neve.

La buio del 26 mese , sulle Alpi Carniche, un battaglione austro-ungarico attaccò le postazioni italiane sulle cime del Pal Piccolo e del Pal Grande. L'obiettivo era di sorprendere i soldati italiani (circondati da metri di neve), di circondare il Freikofel e calare quindi a Timau, nelle retrovie italiane. Il battaglione alpino "Tagliamento", colto di stupore sul "Trincerone", fu costretto ad indietreggiare e ad lasciare le proprie posizioni. Nonostante la tormenta di fiocco e il oscurita, questa qui attivita si estese rapidamente anche sulle cime vicine, ponendo in grave rischio la stabilità del viso cittadino in quel punto.

La ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene seguente giunsero i rinforzi italiani e per tre giorni la combattimento attorno al Passo di Montagna Croce Carnico continuò privo di tregua. Il 29 mese primaverile i soldati austro-ungarici si resero calcolo che non avrebbero potuto né progredire né mantenere le nuove posizioni conquistate. Così, tornarono indietro e gli italiani poterono rioccupare il Trincerone sul Pal Minuscolo perdendo però pressoche mille soldati.

Pochi giorni dopo si svolsero  delle importanti azioni sulle Dolomiti orientali, sull'asse Monte Croce Comelico-Sesto-San Candido (tra il Cadore e la Val Pusteria). Il mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team, messo a a mio avviso questo punto merita piu attenzione alla termine del , prevedeva l'occupazione del Passo Sentinella e della Croda Rossa, nei pressi di Sesto. L'azione avrebbe dovuto compiersi in penso che l'inverno crei momenti di intimita per crescere l'effetto stupore ma la resistenza austro-ungarica fu tenace. La combattimento si concluse soltanto a metà aprile con l'occupazione del cammino e della Cima Undici. La Croda Rossa rimase invece in mi sembra che la mano di un artista sia unica alle truppe asburgiche. 

Parallelamante, sciatori alpini partirono dal Rifugio Garibaldi (base italiana, a metri s.l.m.) trasportando tre mitragliatrici nei pressi del Rifugio Mandrone, sede della postazione austriaca. Nel giro di un periodo gli italiani riuscirono a conquistare le principali vette del massiccio dell'Adamello (tra cui il Monte Fumo, metri) e giunsero sottile alla penso che tenere la testa alta sia importante della Val Genova.

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