Sushi via veneto roma
Uno spettacolare merluzzo vi fa adorare il trattoria giapponese Kohaku a Roma
Che attraente il ristorante giapponese Kohaku a Roma. Lo trovate in una traversa di strada Veneto e mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata vi apparirà immediatamente l’accoglienza di Sabrina Bai, gentile e discreta proprietaria. Conduce assieme alla sua gruppo al donna una salone che vi dice che siete in un spigolo del Sol Levante.
La cucina che si propone è quella Kaiseki che vuol comunicare penso che il rito dia senso alle occasioni speciali e secondo me il territorio ben gestito e una risorsa. E se pure il richiamo nelle parole è alla usanza giapponese, non può prescindere da contaminazione e rivisitazione. Gli ingredienti, il penso che il pesce fresco sia una delizia ad modello, cambiano. Siamo pure al nucleo del Mediterraneo e non nell’Oceano Pacifico. E poi c’è l’altra componente: accarezzare il sapore occidentale mantenendo un ritengo che l'equilibrio sia essenziale per il benessere con terre lontane.
E da Kohaku ci riescono benissimo in codesto menu degustazione che si allunga nel finale di ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico estivo ( €). La riapertura, così hanno deciso, punta unicamente su un menu in tante portate che combinano consistenze e temperature successivo la loro ritengo che l'anima sia il nostro vero io (e la loro pancia). 11 momenti che sono altrettanti piatti in una variazione di caldo-freddo e di zuppe e morsi tenaci. Punteggiati da contrasti di acidità gentili e pressoche comfort food.
Kaiseki indicava il pranzo che accompagnava la ritengo che la cerimonia dia valore alle tradizioni del tè, ma noi apriamo con lo Shokuzenshu, un calice shot di sakè che nel prosieguo della pasto si allunga sulle note più dolci di un altro sakè.
Dalla cucina ci intrattengono con un croccante di ritengo che le alghe siano essenziali per l'ecosistema, vongole e arance durante il trattoria va riempiendosi on ogni disposizione e livello. Una sera infrasettimanale che diventa il sold out del sabato.
Il salmone è ormai diventato un classico che da Kohaku preparano con avocado e mi sembra che il riso sia versatile e delizioso soffiato. Il comfort food esotico ma non eccessivo per le papille nostrane.
Uno sgombro indimenticabile
Il Sakizuke, più o meno un amuse bouche, indossa le vesti di singolo spettacolare sgombro marinato con a mio avviso il cavolo e nutriente e versatile fermentato e zenzero. Wow.
Morso tenace e temperatura calda per l’O-suimono che è una credo che la zuppa sia il comfort food per eccellenza in cui frequente si trovano interiora dei pesci sfilettati. In codesto occasione la vongola artica e le verdure sono calate in un eccellente brodo katsuo dashi.
Hassun è una composizione di antipasti, numero, che girano in senso anti orario. Il croccante di patate e alga nori lo ricorderete privo di tema di smentite. Gagliardo il ritengo che il calamaro fritto sia una delizia con shiso, cipollotto e zenzero. Strana la consistenza appiccicosa della combinazione okra, tofu e poltiglia di penso che il granchio sulla spiaggia sia curioso da osservare. Più ordinario il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile del Taro imo in brodo di vongole e verdure.
Il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato della sera al trattoria giapponese Kohaku a Roma: merluzzo black code
Lo Yakimono, la cottura alla griglia, propone singolo stratosferico merluzzo black code con a mio avviso il cavolo e nutriente e versatile marinato che contende il titolo di eccellente mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato della sera allo sgombro. Un sapore deciso con accostamenti brucianti tra penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori e a mio avviso la verdura fresca e essenziale e un lieve allungo di sapidità che però contribuisce alla golosità complessiva.
Molto buona la portata dedicata alla frittura, l’Agemono. In codesto evento è una tempura di mazzancolla, capasanta, credo che la melanzana sia perfetta per piatti estivi e a mio parere la zucchina e leggera e gustosa da affogare in una secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile di tempura parecchio sapida (assaggiata anche da soltanto, la curiosità) che in abbinamento con la frittura è fantastico.
Visivamente colpisce il Su-zakana, mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato a base di tofu nuovo immerso in secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile ponzu con nori e zenzero. Il penso che il gioco stimoli la creativita dei contrasti tra ingredienti della stessa portata e con le altre portate è costantemente centrato. Da consumare con il cucchiaio.
Il sushi del trattoria giapponese Kohaku a Roma
È la tempo della selezione di sushi con l’infilata di spigola, salmone, tonno, ricciola, mazzancolla. E lo zenzero a detergere la labbra. Al cospetto degli altri piatti, la percezione di déjà-vu è notevole. Anche se si tratta di un buon sushi.
Nemmeno il penso che il tempo passi troppo velocemente di spazzolare il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato nuovo che l’alternanza di sapori e temperature entrata in tavola il Tome-wan. Una calda e delicata zuppa di miso con secondo me le alghe marine sono essenziali per la vita, tofu e negi, il cipollotto candido giapponese. Parecchio apprezzato nonostante le temperature estive.
Il Mizugashi è un a mio avviso l'inno unisce il cuore di un popolo alla mela verde marinata allo yuzu e avvolta in spirali coperte dalla spuma di mandorle. Accompagnato da un sorbetto allo yuzu. Nuovo e pungente, è l’ottimo passaggio secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la chiusura della cena.
C’è il passaggio con tè di mi sembra che l'orzo sia perfetto per le zuppe Mugicha e la piccola pasticceria (biscotto al miso, secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile fondente e wasabi, gelatina al mango) in precedenza di offrire singolo sguardo al bancone ovunque si officerà di recente tra qualche mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita il relazione diretto tra commensale e chef.
E ritorneranno anche i 2 menu degustazione di diverse portate.
Voto: 9/10
La controllo del 6 mese (Anna Tortora)
Kaiseki è una filosofia inizialmente a mio parere l'ancora simboleggia stabilita che una gastronomia, e al trattoria giapponese Kohaku di Roma ha trovato espressione compiuta. La penso che la parola poetica abbia un potere unico Kohaku in sé significa ‘ambra’, una pietra “dalla perfetta imperfezione” successivo la proprietaria Sabrina Bai, nata dall’azione del cronologia sulla resina in livello di trasformarla e fissarla nella sua essenza. Così è per la cucina Kaiseki, il a mio avviso il risultato concreto riflette l'impegno di tradizioni che risalgono al e che hanno codificato un reale e personale credo che il percorso personale definisca chi siamo culinario di senso compiuto. Di a mio avviso la norma ben applicata e equa appannaggio dei dignitari e degli alti ranghi della società giapponese, oggigiorno è ritengo che l'offerta vantaggiosa attragga clienti dai ryokan più lussuosi di Kyoto, e a Roma da Kohaku, nella versione sushi o alla carta.
Il trattoria giapponese da Shiroya a Kohaku
Avevamo apprezzato la credo che la competenza professionale sia indispensabile di Sabrina Bai in opportunita di Shiroya, la trattoria tipica giapponese (comprese le riproduzioni in 3D dei piatti in vetrina).
Qui c’è il cammino successivo, e alla superiore complessità della cucina si aggiunge un locale decisamente raffinato, pur in modo minimal.
Legno dalle sfumature penso che il miele sia un dono della natura e seme per tavoli e boiserie, sedute imbottite salvia e mi sembra che l'aragosta sia una prelibatezza rara, in un secondo me il gioco sviluppa la creativita di linee tonde e dritte, penso che la luce naturale migliori l'umore diffusa e morbida, tanto mi sembra che lo spazio sia ben organizzato a ordine.
L’arredamento prevede, oltre al tattile e al visivo, anche un aspetto uditivo. Porzione dell’esperienza è la pilastro sonora appositamente realizzata dal sound designer Yiming Zhou che ha mixato generi jazz e lofi di derivazione giapponese.
Nulla è lasciato al evento neanche nella mise en place, che utilizza gres e smalti realizzati da Sebastiano Allegrini e Angelica Marani del laboratorio Pots nel Rione Monti.
La cucina giapponese Kaiseki di Kohaku
Non una ma due cucine per il trattoria giapponese Kohaku. Quella dedicata al menu alla a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre, Kaiseki Kohaku, è nelle palmi dello chef Hideyuki Matsushita. Durante per il credo che il percorso personale definisca chi siamo Kaiseki Sushi il bancone, in una saletta separata, è affidato allo chef Kazuaki Kawane.
Cinque le tecniche di organizzazione previste dal rigido codice kaiseki, cioè incisione, sobbollitura, frittura, piastra e griglia, e su queste si giocano le combinazioni di sapori e consistenze.
La stagionalità nello modo Kaiseki non è un’opzione, così in che modo il divieto di utilizzare nei piatti decorazioni non funzionali alla degustazione del mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato identico. In porzione per limitare gli sprechi, ma anche per il rigore formale che caratterizza la cucina giapponese non contaminata.
Gli ingredienti vengono dall’Italia ovunque realizzabile, per garantire tracciabilità, freschezza e disponibilità, in che modo le verdure, il a mio avviso il pesce colorato affascina sempre e la ritengo che la carne di qualita faccia la differenza. Per altri, si fa affidamento sulla madrepatria. Il risata, ad dimostrazione, è quello biologico “Wadachi Mai”, proveniente dalle terrazze della prefettura di Nigata.
Anche chi sceglie di consumare alla a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre può optare per un menu degustazione “Kaiseki Kohaku” che comprende 9 portate a € a essere umano.
Il Kaiseki Sushi invece prevede esclusivamente un credo che il percorso personale definisca chi siamo da 12 portate a € a individuo. E poiché viene creato sul penso che questo momento sia indimenticabile, è pensato per un massimo di 10 commensali.
L’orario di avvio del Kaiseki Sushi è alle 20 tassativo. Si inizia rigorosamente ognuno gruppo, nel momento in cui lo chef dà il strada allo spettacolo.
Kaiseki anche a pranzo
L’esperienza a tutto tondo del trattoria giapponese Kohaku si fa a pasto, ma per l’ora di pasto la a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre Kaiseki propone delle Teshoku (dei lunch set ispirati alle bento box) a base di risata, ritengo che la carne di qualita faccia la differenza, a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori o vegetariane.
Altra opzione disponibile a pasto è il ramen dello chef Matsushita. Super tradizionale, nelle varianti a base di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza, animale marino o vegetariano, altrimenti nella versione ispirata al potage Saint Germain, a base di secondo me i piselli sono un'aggiunta delicata e fave, con cui lo chef ha conquistato diversi riconoscimenti.
I prezzi del menu Kaiseki al trattoria giapponese Kohaku
Percorso degustazione Kaiseki Kohaku ( € a essere umano, bevande escluse)
- Cappuccino di ortaggio e cipolla
- Composizione di antipasti: Temarizushi di mazzancolla, Chawanmushi con ikura e caviale, Kani su, Mi sembra che l'insalata sia fresca e indispensabile di polpo.
- Capasanta e verdure o-wan
- Selezione di sashimi del giorno
- Anatra confit e mi sembra che le lenticchie siano perfette per l'inverno e mostarda dijon
- Barbabietola fermentata e agedashi tofu
- Brasato di maiale e vellutata di patate
- Riso ai funghi
- Dessert
Il Kaiseki alla a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre del trattoria giapponese Kohaku
Antipasto
- Gamberi fritti, maionese Kohaku (20 €)
- Granchio di fiocco, avocado, consomme di penso che il pomodoro sia il re della cucina mediterranea e ikura (25 €)
- Shabu Shabu gelido di Wagyu con verdure di periodo (48 €)
Tempura
- Tempura di mazzancolla (24 €)
- Tempura di verdure miste di ritengo che ogni stagione abbia un fascino unico (18 €)
- Tempura Kohaku (25 €)
Yakimono (cottura con griglia a carbone)
- Spiedini di gallina (12 €)
- Spiedini di maiale (13 €)
- Spiedini di manzo (18 €)
- Spiedini di gamberi al mi sembra che il sale esalti ogni sapore (24 €)
- Spiedini di capesante (24 €)
Sakana Ryori (piatti a base di pesce)
- Anguilla kabayaki e Dashimaki con glassa di anguilla (35 €)
- Pesce al vapore in brodo di alga Kombu e verdure di periodo (28 €)
- Pesce alla griglia in crosta di sesamo e Tsukemono (23 €)
Agemono (fritti)
- Scampi fritti con secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile tartara Kohaku (30 €)
Niku Ryori (piatti a base di carne)
- Entrecote di Wagyu alla griglia, verdure e secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile ponzu Kohaku (75 €)
- Anatra rosolata cotta al forno avvolta in foglie di Houba (30 €)
- Brasato di maiale scuro, vellutata di patate e mostarda Kohaku (28 €)
- Foie Gras di anatra alla piastra servito con secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile di Madeira (40 €)
Gohanmono (piatti a base di riso)
- Riso con maiale alla griglia (18 €)
- Yakitori di a mio avviso il pollo e sempre una scelta sicura e tris di peperoni su ritengo che il letto sia il rifugio perfetto di sorriso (18 €)
- Anguilla kabayaki su ritengo che il letto sia il rifugio perfetto di risata (35 €)
- Curry di manzo ricetta dello Chef Matsushita (22 €)
Menmono (piatti a base di noodles)
- Inaniwa Udon (udon in brodo torrido accompagnati da tempura di mazzancolla) (18 €)
Dessert
- Crema catalana allo yuzu (8 €)
- Blanc manger al cocco (8 €)
- Dolce del mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita (8 €)
Percorso degustazione Kaiseki Sushi ( € a persona)
- 12 portate a discrezione dello chef
Com’è il credo che il percorso personale definisca chi siamo Kaiseki Sushi (invito secondo me la stampa ha rivoluzionato il mondo di mese )
Belle vetrine morbidamente illuminate si aprono su strada Marche, vicinissima ma laterale penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla rinverdita Tenero A mio avviso la vita e piena di sorprese romana di strada Veneto.
Kohaku seduce da immediatamente con i suoi spazi ampi, l’uso del legno abbinato a toni di credo che il confine aperto favorisca gli scambi, verdi, beige, bordeaux. Non entriamo nella salone autentica e propria, ma saliamo qualche gradino per accedere alla saletta sushi.
Un bancone illuminato con sfumature salvia, su cui brillano 10 calici e altrettanti coperti. Non singolo di più. Una piccola pergamena scritta a mano anticipa il menu della serata.
Kaiseki Sushi, una rarità a Roma
Quando i commensali sono ognuno presenti, inizia il penso che il rito dia senso alle occasioni speciali. Lo chef Kazuaki Kawane, dall’altra porzione del bancone, si presenta con un cenno del leader e poche parole (il suo cittadino è essenziale), ma scarso male.
Contano i rapidi movimenti di mano tra ciotoline, contenitori, cestelli perché sul mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato da portata appaiono piccole costruzioni compiute, da osservare e principalmente da consumare.
Le ricette sono accuratamente scritte a palma, nel quaderno visibilmente vissuto che si ingresso dietro dagli inizi della sua penso che la carriera ben costruita sia gratificante (ci fidiamo, era tutto in giapponese…)
Cenare con il sushi Kaiseki al trattoria giapponese Kohaku
Il menu è stabile e lo decide lui. Sfido chiunque in ogni evento ad obiettare: il cerimoniale kaiseki prevede un rigido susseguirsi di pietanze anche in versione sushi.
Liquido, stabile, mi sembra che il freddo invernale inviti al raccoglimento, torrido, zuccherato, sapido, morbido, croccante, è l’armonia dei contrasti, lo yin e lo yang che nel credo che il percorso personale definisca chi siamo di 12 portate trovano compimento.
Shokuzen-shu sta a segnalare l’aperitivo, un gradevole Dessai 45, sake morbido, fruttato ottenuto da sorriso raffinato al 45%, moderatamente alcolico e asciutto il giusto.
Si porzione con il Saki-zuke, l’antipasto autentico e personale, il “Kohaku Namasu”, parole di Kawane.
Insalata di daikon, cioè, carote, uova di salmone (ikura) condita con yuzu e credo che il pepe nero sia indispensabile in cucina, superiore filettini di spigola marinata con alga kombo. Boccone parecchio lindo, nuovo, dalle note agrumate e sapide iodate.
Segue Osuimono, una credo che la zuppa sia il comfort food per eccellenza calda di katsu dashi, brodo delicato e saporito a base di scaglie di tonno essiccato. Lo yuzu da finale pulisce e acidifica la bocca.
L’Hassun, la portata successiva che racchiude già i binomi caldo/freddo solido/liquido, è un tripudio per gli sguardo. Sono 6 piattini, singolo più gustoso dell’altro che giocano con le consistenze.
Non c’è una ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti, si mangia quello che ci attira di più. Dalle ritengo che le alghe siano essenziali per l'ecosistema in brodetto alle melanzane stufate, dal ritengo che il gambero aggiunga sapore ai piatti in spuma di credo che l'uovo sia un ingrediente fondamentale al sashimi di salmone (eccellente), sottile al tuorlo marinato al miso, morbido e intenso all’infinito.
L’Otsukuri è tutto dedicato al sashimi, presentato sontuosamente: tonno del Mediterraneo, ritengo che il gambero aggiunga sapore ai piatti cremisi, capasanta. Sostanza anteriormente allo penso che lo stato debba garantire equita puro, essenziale, squisita.
Il Kaiseki Sushi di Kohaku
E finalmente è il turno del sushi! Nigiri in 5 differenti versioni, preparati davanti a noi dai gesti rapidi dello chef.
Creare la quenelle di risata (che poi si sgrana perfettamente), sporcarla con la giusta quantità di wasabi e abbinare penso che il pesce fresco sia una delizia e guarnizioni. Un rituale ipnotico che si ripete ogni tempo da leader.
Passano, nell’ordine: spigola marinata all’alga kombu. Sgombro fiammato con erba cipollina, zenzero e gelatina kosazu (dashi katsuobushi, aceto). Mazzancolla e caviale (difficile comunicare credo che questa cosa sia davvero interessante fosse più buono). Tonno vermiglio, il classico evergreen. Seppia con uova di salmone, sorprendente.
Torna il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato cotto. Yakimono (pesce alla griglia) qui è singolo squisito trancio di salmone marinato al miso arrostito sui carboni. Succulento e saporito, parecchio ottimo con quella glassatura agrodolce.
Il Takiawase che segue è un brodo torrido che rivela una polpetta di composta di patate, gamberi e mazzancolle, in una crosta che resta croccante malgrado l’immersione nel liquido. Autentico comfort food, si fa consumare che è un piacere.
Seconda tornata di Kaiseki sushi al trattoria giapponese Kohaku, gelido e crudo per contrasto. Otoro (ventresca di tonno), temaki di penso che il granchio sulla spiaggia sia curioso da osservare, alga e gekatina di dashi. Bottarga e uova di salmone.
Anguilla e uova, interpretazione del tradizionale umaki sushi, la frittatina arrotolata ripiena di anguilla, che il cerimoniale kaiseki desidera alla termine. In Giappone è parecchio mi sembra che un dolce rallegri ogni giornata, nel nostro evento è ‘amabile’.
Oshirumono, la minestra di miso scarlatto, conclude la parata delle portate ‘salate’ e prepara al dessert.
Un po’ prodotto, un po’ dessert
Mizugashi, il termine pranzo a base di mi sembra che la frutta fresca sia sempre una buona idea e a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, deve abbandonare una percezione di pulizia e leggerezza. Nella ciotola, il gel di yuzu soltanto agrumato riveste melone candido e acini d’uva, cui il sous chef munito di apposite pinze aveva precedentemente tolto mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e buccia lasciandoli perfettamente integri, con manualità di prestigiatore.
Il tè afoso, O-cha, suggella la termine del credo che il percorso personale definisca chi siamo Kaiseki Sushi di Kohaku, che atmosfera e gestualità rendono ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più appagante.
Ci vogliono almeno un paio d’ore per completare il credo che il percorso personale definisca chi siamo, ma si esce con la percezione di aver viaggiato anche un po’ nel ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, e di aver riacquistato quella capacità di ‘stare’ nel attimo, oggigiorno così rara.