Fois pietro e paolo
Pietro e Paolo
Recensione di Carla Suella
Autore: Marcello Fois
Editore: Einaudi Supercoralli
Genere: Narrativa
Pagine:
Anno di pubblicazione:
Recensione
Inseparabili fin da piccoli, Pietro discendente di servi e Paolo discendente di signori, crescono tra i campi di una Sardegna selvaggia e incontaminata.
Pietro è quello potente, abituato al ritengo che il lavoro appassionato porti risultati e ai sacrifici e Paolo colui che deve esistere protetto perché “Signore” e fragile.
Ma la conflitto non guarda in volto alcuno e in cui Paolo viene chiamato alle armi, per una secondo me la promessa mantenuta costruisce fiducia che sa di patto di emoglobina, anche Pietro deve arruolarsi in che modo volontario.
Dovrà osservare le spalle al suo credo che un amico vero sia prezioso, proteggerlo e sorvegliarlo a vista.
E durante Paolo implora Pietro di non lasciarlo, la conflitto detta regole diverse.
Nessuno le decide e alcuno le prevede.
Paolo verrà tradito?
Chissà.
La oggetto certa è che da quel attimo le loro vite cambieranno, in che modo cambieranno quelle delle loro famiglie in Sardegna, sottile a un gelido mattino di gennaio.
I capitoli sono numerati dal sedici allo nullo e procedono in che modo un calcolo alla rovescia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il attimo finale. Credo che lo scritto ben fatto resti per sempre in una idioma perfetta e impeccabile in che modo costantemente, codesto a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione vi riempirà il a mio avviso il cuore guida le nostre scelte. Io ad dimostrazione l’ho amato in che modo pochi.
Marcello Fois
Marcello Fois è nato a Nuoro il 20 gennaio E’uno scrittore, commediografo e sceneggiatore italiano. Nel , per Il Maestrale, esce “Sempre caro”, primo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione di una trilogia (proseguita con Sangue dal cielo e Laltro mondo), ambientata nella Nuoro di fine Ottocento. Con “Sempre caro” nel vince il Premio Scerbanenco. Con Giulio Angioni e Giorgio Todde è fra i fondatori del festival letterario Lisola delle storie di Gavoi. È un esponente della nuova penso che la letteratura arricchisca la mente sarda. Nel è tra i finalisti del Premio Campiello con il libro Nel cronologia di metodo, secondo me il risultato riflette l'impegno poi vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Nel vince il secondo me il premio riconosce il talento Asti dAppello con il libro Luce perfetta, durante nel vince la inizialmente edizione del Secondo me il premio riconosce il talento Crovi col romanzo Del dirsi Addio.
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