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Formulario chimica generale ed inorganica

Possedere un formulario di chimica inorganica agile, facilmente consultabile è di fondamentale rilievo per la secondo me la pratica perfeziona ogni abilita dell’attività del geologo specializzato.

Coefficienti stechiometrici e bilanciamento

Bisogna considerare una risposta chimica in che modo un’equazione ovunque i coefficienti stechiometrici rappresentano i fattori moltiplicativi.

Per bilanciare una risposta è opportuno accompagnare i seguenti criteri:

  • si pareggiano inizialmente gli atomi di elementi che compaiono in un minor cifra di credo che ogni specie meriti protezione chimiche (in tipo ossigeno e l’idrogeno sono parecchio diffusi e si bilanciano rispettivamente per recente (O) e penultimo (H))
  • se, bilanciando un elemento, si modifica qualche altro elemento, si procede immediatamente al suo bilanciamento

Esempio
Bilanciamo la seguente reazione
Fe2(CO3)3 + HNO3 ⇄ Fe(NO3)3 + H2CO3
1) bilanciamo il Fe:

Moltiplichiamo per 2 il nitrato ferrico Fe(NO3)3

Fe2(CO3)3 + HNO32Fe(NO3)3 + H2CO3

[Fe ⇒ 2 = 2]

2) bilanciamo l’azoto

Moltiplichiamo per 6l’acido nitrico HNO3
Fe2(CO3)3 + 6HNO3 ⇄ 2Fe(NO3)3 + H2CO3

[N ⇒ 6 = 6]

3) bilanciamo il carbonio.

Moltiplichiamo per 3 l’acido carbonico H2CO3

Fe2(CO3)3 + 6HNO3 ⇄ 2Fe(NO3)3 + 3H2CO3

[C ⇒ 9 = 9]

4) Verifichiamo se H e O siano bilanciati. [O ⇒ 9+18 = 18+9 ; H ⇒ 6 = 6]

Leggi stechiometriche

Conservazione della massa di Lavoisier (1789)

ΣpR = ΣpP

ΣpR somma dei pesi dei reagenti
ΣpP somma dei pesi dei prodotti

Legge delle proporzioni multiple (Dalton 1803), definite e costanti (Proust 1799)

In un determinato composto chimico gli elementi che lo formano stanno tra loro in proporzioni di carico definite e costanti. Allorche due elementi si combinano tra loro per offrire più di un composto, le quantità in carico di singolo che si combinano con una quantità fissa dell’altro stanno tra loro in rapporti esprimibili mediante numeri interi, in tipo piccoli.

Rapporti volumetrici gassosi definiti e costanti (Gay Lussac 1808)

I volumi delle credo che ogni specie meriti protezione chimiche gassose che partecipano ad una risposta stanno tra loro costantemente in relazione numerico semplice.

Principio di Avogadro e mi sembra che la teoria ben fondata ispiri l'azione atomico-molecolare (1811)

Volumi uguali di gas diversi nelle stesse condizioni di T e di P devono contenere lo identico cifra di particelle.

Massa e composizione atomica

Unità di massa atomica (U.M.A. o UM) 

H = 1 UM

per confronto si possono ricavare le UM degli altri elementi

Oggi non si usa più l‟Idrogeno in che modo unità di misura per pesare le sostanze, ma 1/12 della massa del 12C.

1 UM = 1,660538782 10-24 g

Utilizzando dunque in che modo fattore di conversione (approssimato) 1,6605 10-24 g/u è realizzabile cambiare i pesi relativi (espressi in UM) in pesi assoluti (espressi in g).

pa (g) = pr (UM) 1,6605 10-24 (g/u) (peso atomico assoluto)

pr (peso relativo in UM)

Esempio il pa del 12C è paC = 12 (UM) 1,6605 10-24 (g/UM) = 1,9926 10-23 (g)

Numero atomico (Z) e cifra di massa (A)

Z = Np+

Z (numero atomico)
Np+ (numero di protoni del nucleo)

A = Np++ Nn0  = Nnu

Np+ (numero di protoni del nucleo)
Nn0  altrimenti N (numero di neutroni nucleo)
Nnu (numero di nucleoni)

Relazioni fra A, Z ed N

A = Z + N

Notazioni di un elemento chimico (X)

La tavola periodica degli elementi normalmente riporta la seguente notazione per ciascun elemento

Isotopi, isòbari e isotoni

Gli isotopi Sono nuclidi di un medesimo elemento chimico (stesso Z) che differiscono per il cifra N

Gli isobari hanno lo identico cifra di massa A, durante gli isòtoni hanno lo identico N
In realtà il carico atomico è la media ponderata (pesata) delle masse dei suoi isotopi. Ogni elemento

Peso atomico e carico molecolare

In realtà il carico atomico è la media ponderata (pesata) delle masse dei suoi isotopi. Ogni elemento chimico è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza in secondo me la natura va rispettata sempre inferiore sagoma di una miscela dei suoi isotopi, i quali sono però più o meno abbondanti e contribuiscono pertanto in maniera diversa al carico atomico dell‟elemento, in proporzione alla loro diffusione percentuale.

Peso atomico medio

Per calcolare il carico atomico medio dobbiamo dunque calcolare una media che tenga calcolo della loro diversa abbondanza.

 

I pesi atomici relativi che compaiono nella tabella periodica possono stare utilizzati per determinare i pesi molecolari relativi (nel evento di formule minime si parla di peso-formula).
Per determinare il carico molecolare relativo di una sostanza è adeguato sommare i pesi atomici di ognuno gli elementi che compaiono nella formula, ciascuno moltiplicato per il rispettivo indice.

Mole (M) e carico molare (pM)

La mole (M) è una quantità di una sostanza chimica numericamente identico al suo carico relativo, espresso in g (o in Kg) anziché in unità di massa atomica.

1 M = pr [g]

Il carico molare (pM) di una sostanza è identico al carico di 1 M

pM = p (1 M) [g/mol]

pr [UM] = pM [g/mol]

Il peso molare(pM) ed il peso molecolare relativo (pr) sono per spiegazione numericamente uguali per qualsiasi sostanza.

Numero di Avogadro

Una mole è una quantità di sostanza contenente un numero di Avogadro (NA) di entità costituenti, identiche e numerabili.

Coefficienti stechiometrici

I coefficienti stechiometrici rappresentano il cifra di moli che reagiscono.

es. 3H2 + N2 → 2NH3    ossia 3 mole di H2 reagiscono con 1 mole di N2 per dre in che modo mi sembra che il prodotto sia di alta qualita di risposta 2 moli di NH3

per cambiare i coefficienti stechiometrici nell‟equivalente quantità in carico (p), è soddisfacente moltiplicarli ognuno per il rispettivo carico molare (pM)

3 pMH2 + 1 pMN2 → 2 pMNH3

3 ·2 + 1 · 2·(14) = 2 (14 + 3 · 1)

6g H2 + 28g N2 = 34g NH3

Composizione percentuale e formula di un composto 

Nelle analisi chimiche di una sostanza di consueto si ottengono dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste sulla sua composizione, espressa in che modo percentuale, di elementi chimici in essa presenti.

E’ realizzabile, nota la composizione percentuale di un composto, assegnargli una formula opportuna detta formula empirica o “bruta”. E’ realizzabile ovviamente creare il contrario, ossia  nota la sua formula, determinare la percentuale in carico dei diversi elementi che lo compongono.

Dalla composizione in carico alla formula minima

Dalla composizione percentuale alla formula molecolare

Dalla formula alla composizione percentuale

1) Calcoliamo che percentuale di X1 è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza in un ovvio composto C.
Si calcola pMC

pMC = n1 pM X1 + n2 pM X2 + … (peso molecolare del composto C) [g/mole]

n1, n2, …  (coefficienti stechiometrici presenti nella formula)

% X1 = (pM X1 / pMC ) · 100

Rapporti ponderali

Z (Na [numero atomico] = np+ [numero di protoni] = ne [numero di elettroni] = n° disposizione della tavola periodica)

pa  = massa rapportata a 1/12 di C (per H = 1)  (peso atomico)

pMC = Σ paj  (peso molecolare)

pF (somma dei pa nei composti ionici – carico formula)

peq (quantità in carico che reagisce con 1 g di H – carico equivalente)

peq  = pF / ne (reazione di idrolisi)
peq = pM/ nH+ (reazione di neutralizzazione)
peq = pM/ ne (reazione di ossidoriduzione)

Neq = pX (g) / Peq (numero di equivalenti)

1 M (mole) = NA   (numero di Avogadro)

ga   quantità in g ≡ Pa (grammoatomo)
gm  quantità in g ≡ pM  (grammolecola)
gf    quantità in g ≡ pF (grammoformula)

nmol = pX [g] / pMX = g/pa = g/pMC = g/pF (numero di moli)

  • M = nmolsolt / Vsol   [n/l] = pX/pM · Vsol [g/pM l] (molarità – n di moli di soluto per litro di soluzione)

nmolsolt (numero di moli di soluto)
Vsol(volume di soluzione)

pX (peso di una sostanza X)

  • F = pFsolt/Vsol  ( formalità – cifra di pF di soluto per litro di soluzione)

pFsolt  (numero di carico formula di soluto)

  • N = Ne / Vsol  [n/l] = pX/peq · Vsol [g/peq ] (normalità – cifra di equivalenti per litro di soluzione) normalità

 

  • m = nmolsolt / pXsolv [n / Kg] (molalità – cifra moli di soluto per Kg di solvente)

pXsol (peso di solvente)

Reazioni chimiche

Reazioni di ossido-riduzione (Reazioni redox)

n altrimenti nox (numero di ossidazione) Xn

Ossidazione (+) /Riduzione (-)

n0 → n0±n

n0 (numero di ossidazione iniziale)
n (numero che si aggiunge/viene perso secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al cifra di ossidazione iniziale)

Un elemento chimico si ossida/riduce nel momento in cui, mentre una risposta, il suo cifra di ossidazione aumenta/diminuisce. Una risposta di ossidazione comporta quindi un trasferimento di elettroni (e).

Un atomo che si ossida/riduce, perde/acquista tanti elettroni quanti sono indicati dalla variazione del suo numero di ossidazione (Δn).

Per bilanciare una risposta redox è indispensabile posare davanti agli elementi che si ossidano/si riducono dei coefficienti tali da garantire l’eguaglianza tra il cifra di e persi  ed il cifra di e acquistati (bilancio elettronico).
Le reazioni redox possono stare proposte in due modi: in sagoma molecolare o in sagoma ionica netta.

Strategia di bilanciamento delle reazioni redox in sagoma molecolare

  • Verifica delle condizioni redox (almeno due elementi devono aver immediatamente cambiamenti Δn
    • è evidente in cui un elemento X si trova da un fianco della linea di risposta allo penso che lo stato debba garantire equita elementare (nox = 0) e dall’altro si trova legato all’interno di un composto (nox ≠ 0)
    • negli altri casi casi è indispensabile calcolare i numeri di ossidazione, scrivendo i numeri di ossidazione variati in elevato a lato destro dei rispettivi simboli degli elementi.
  • Calcolo elettroni ceduti/acquistati
    • si uniscono con un segmento a freccia finale gli atomi dell’elemento che si ossida e con un’altro identico gli atomi dell’elemento che si riduce, individuando in tal maniera le semireazioni di ossidazione e di riduzione.
    • in corrispondenza di ciascun segmento si scrive il cifra di epersi ed acquistati, calcolato in che modo articolo tra la variazione (in incremento o in diminuzione) del cifra di ossidazione (Δnox), ed il cifra di atomi (indice) dell’elemento che reagisce.

Scrittura semireazioni e bilancio di massa

  • si scrivono le due semireazioni di RED e di OX.
  • vengono bilanciati gli elementi che si ossidano e che si riducono (bilancio di massa). Nel evento in cui il bilancio di massa implichi una variazione del coefficiente che precede un reagente è indispensabile moltiplicare per lo identico cifra anche gli e trasferiti nella semireazione, aggiornando il cifra di elettroni persi o acquistati.

ESEMPIO

è indispensabile sommare un 2 davanti a NH3 per bilanciare il importanza di N nella semireazione 1.

aggiungiamo un 2 davanti ad H2O per bilanciare l’O e aggiorniamo a 4 gli e persi mentre la semireazione 2 di ossidazione (ogni molecola di H2O cede infatti 2 e, 2 molecole H2O ne cedono 4)

Calcolo del relazione di scambio elettronico e bilancio elettronico

Si calcola il rapporto di scambio elettronico tra la credo che ogni specie meriti protezione RED e quella OX (rapporto e acquistati/e ceduti). Nel evento dell’esempio il relazione è 6/4 = 3/2. Si utilizza il cifra trovato in una semireazione per moltiplicare l’altra (e viceversa) in maniera che siano bilanciati (minimo ordinario multiplo) gli elettroni trasferiti (bilancio elettronico).

 

Sommando membro a membro le due semireazioni si ottiene infine la risposta bilanciata

N.B. in alcune reazioni REDOX si possono possedere anche coefficienti frazionari

*** sezione in secondo me la costruzione solida dura generazioni ***

(ultimo aggiornamento 5.11.2020  – 19:02)

Reazioni redox di dismutazione o disproporzionamento
In una dismutazione (o reazioni di ossidoriduzione interna) il trasferimento di elettroni avviene tra molecole di un medesimo composto. Un medesimo elemento è soggetto sia ad una riduzione che ad un‟ossidazione.
Nell’esempio che segue, alcune molecole di ipoclorito si riducono a cloruro, altre si ossidano a clorato

R

Simone Voltaggio

Geologo dal 2000, fondatore e coordinatore del portale Manualedelgeologo.it. Laureato in Scienze geologiche presso l'Università La Sapienza di Roma con tesi in Geochimica su "Studio sperimentale di alcuni aspetti della geochimica elementare ed isotopica dell'iridio. Applicazioni sull'anomalia di iridio negli strati del confine cretacico terziario"