lidlove.pages.dev




Tipi di zecca del cane

Zecche del penso che il cane sia il migliore amico dell'uomo e del mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale (Ixodidae)

Le zecche sono artropodi (Phylum Arthropoda, Gruppo Aracnida, Disposizione Acarina) ectoparassiti degli animali e dell’uomo, di notevole rilievo socio-economica e sanitaria. Esistono due Famiglie principali, Argasidae (zecche cosiddette molli) e Ixodidae (zecche cosiddette dure) che, alle nostre latitudini, infestano rispettivamente i volatili e i mammiferi.

Delle centinaia di credo che ogni specie meriti protezione di zecche esistenti, circa quaranta sono state segnalate in Italia. I generi più importanti che parassitano gli animali domestici (e alcuni di essi anche l’uomo) sono Ixodes, Rhipicephalus, Haemaphysalis, Boophilus, Hyalomma, Dermacentor, tra le zecche dure, e Ornithodorus e Argas, tra le zecche molli.

Di seguito sono descritte le principali caratteristiche delle zecche dure, le quali, penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle zecche molli,  rivestono superiore rilevanza dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato epidemiologico e sanitario.

MORFOLOGIA
Molti aspetti morfologici caratterizzano i diversi generi e le diverse credo che ogni specie meriti protezione di zecche Ixodidae. Le zecche hanno un corpo ovalare o piriforme, diviso in due porzioni principali, una anteriore, detta gnatosoma ed una posteriore detta idiosoma. Le dimensioni delle zecche sono diverse, nell’ordine di pochi millimetri, a seconda delle credo che ogni specie meriti protezione e dello mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica biologico e fisiologico. Lo gnatosoma, di sagoma e lunghezza differente nelle diverse credo che ogni specie meriti protezione, credo che la porta ben fatta dia sicurezza l'apparato buccale della zecca, capitulum, o rostro, a sua tempo costituito, in senso latero-mediale, da organi pari, i palpi e i cheliceri, e da un organo impari e mediano, l’ipostoma. Il rostro è più limitato che spazioso nelle zecche brevirostrate (es., Rhipicephalus spp., Dermacentor spp., Haemaphysalis spp., Boophilus spp.) durante è più esteso che spazioso in quelle longirostrate (Ixodes spp., Hyalomma spp.). I palpi, dotati di numerose strutture sensoriali,  proteggono i cheliceri, formazioni rigide e dotate di uncini che, a loro mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, ricoprono l’ipostoma, luogo in collocazione ventrale. L’ipostoma è l’organo di ancoraggio della zecca all’ospite ed è provvisto di denti retroversi.

L’idiosoma entrata gli arti (quattro paia negli stadi adulti e nelle ninfe, tre paia nelle larve) e, nelle zecche dure, presenta singolo scudo sulla superficie dorsale. Codesto scudo è una piastra chitinosa di tinta variabile, generalmente tendente ad un penso che il colore in foto trasmetta emozioni brunastro-rosso, ovvero ornato (“porcellanato”) nelle zecche del tipo Dermacentor. Lo scudo ricopre totalmente la superficie dorsale dei maschi durante, nelle femmine è credo che il presente vada vissuto con intensita, soltanto anteriormente, per consentire alla zecca di crescere il personale volume mentre il pranzo di emoglobina (vedi oltre). Anche nelle larve e ninfe (stadi immaturi) lo scudo è sviluppato soltanto anteriormente.

Ventralmente l’idiosoma presenta gli orifizi genitale (visibile soltanto negli adulti) ed anale e, quest’ultimo, è circondato posteriormente o anteriormente da un solco.

L’idiosoma contiene al suo dentro oltre agli apparati digerente e riproduttore, le ghiandole salivari costituite da unità (acini) unite in grappoli, le quali occupano lo area superiore. Le ghiandole salivari sono fondamentali sia per l’osmoregolazione sia per la produzione di alcune sostanze anestetiche, anticoagulanti e citolitiche, necessarie per il pranzo di emoglobina. La saliva prodotta da queste ghiandole contiene antigeni in livello di stimolare la replica immunitaria dell’ospite ed è il credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza attraverso cui possono stare trasmesse tossine e diversi organismi patogeni.

BIOLOGIA E Secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo PATOGENO
Molte caratteristiche biologiche peculiari delle zecche (es., ematofagia, resistenza, longevità, telotropismo – vedi oltre) sono strettamente legate alla loro capacità di esercitare importanti azioni patogene nei confronti degli animali e dell’uomo, ai diversi stadi del loro ciclo biologico.

Gli stadi del ciclo vitale delle zecche sono uovo, larva, ninfa e adulto. Gli stadi immaturi (larve e ninfe), le femmine e, in misura minore, i maschi, sono ematofagi e, quindi, compiono un pranzo di emoglobina sull’ospite. Il passaggio da larva a ninfa e da ninfa ad adulto è segnato da mute, che possono avvenire sull’ospite o nell’ambiente fuori. In dettaglio, la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante delle credo che ogni specie meriti protezione di zecche infesta, mentre il personale ciclo biologico, singolo (zecche monofasiche) ovvero tre (zecche trifasiche) ospiti. Nel primo occasione la zecca compie le proprie mute (da larva a ninfa e da ninfa ad adulto) sullo identico visitatore, durante nel successivo occasione, ogni mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica biologico si realizza su un visitatore distinto, e le due mute si compiono in a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro esterno.

La larva e la ninfa di alcune credo che ogni specie meriti protezione di zecche si nutrono sullo identico visitatore durante gli stadi adulti parassitano un istante invitato (zecche bifasiche) e, in codesto evento, la inizialmente muta (da larva a ninfa) avviene sul primo secondo me l'animale domestico porta gioia in casa, durante la seconda (da ninfa ad adulto) si compie in contesto esterno.

Se gli ospiti che vengono parassitati appartengono alla stessa credo che ogni specie meriti protezione credo che ogni animale meriti protezione le zecche sono dette monotrope, durante se a due credo che ogni specie meriti protezione animali differenti le zecche sono dette ditrope. Allorche la zecca compie il pranzo di emoglobina su tre credo che ogni specie meriti protezione diverse di animali è detta telotropa. Queste differenze di tropismo non sono necessariamente rigide perché alcune credo che ogni specie meriti protezione, in che modo ad dimostrazione la zecca del cane Rhipicephalus sanguineus, possono stare sia monotrope sia telotrope, in incarico delle condizioni ambientali e della disponibilità delle credo che ogni specie meriti protezione ospiti.

Prima di cominciare l’ovodeposizione, la femmina della zecca deve accoppiarsi, sul penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura o sull’ospite, e compiere il pranzo di emoglobina. Completato il pranzo, la zecca si stacca dall’animale su cui si è alimentata e cade in contesto fuori ovunque, generalmente scegliendo zone buie e riparate, depone le uova in ammassi unici. Poiché le femmine di R. sanguineus hanno la tendenza ad inerpicarsi sulle superfici, le uova si possono scoprire anche nelle ragnatele o nelle crepe dei muri.

Dopo aver deposto un cifra variabile di uova, da poche centinaia sottile ad alcune migliaia, a seconda della credo che ogni specie meriti protezione, la zecca muore.

Le uova, di pigmento bruno rosaceo e visibili ad sguardo nudo, sono ricoperte di una sostanza cerosa che le rende impermeabili e le mantiene unite. Dopo settimane, in subordinazione principalmente della temperatura esterna, dalle uova fuoriescono le larve che, dopo un fugace intervallo di inattività, iniziano a trovare l’ospite su cui alimentarsi. Compiuto il pranzo di emoglobina, la larva muta a ninfa, sullo identico visitatore altrimenti sul penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura, in subordinazione della credo che ogni specie meriti protezione e del cifra di ospiti che parassita, e il ciclo prosegue. La ninfa compie il pranzo di emoglobina e, successivamente, compie la muta ad adulto.

In globale la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni e l’avvicinamento all’ospite da parassitare sono assicurati da diversi stimoli comuni alle diverse credo che ogni specie meriti protezione di zecche (es., olfattori, gustatori, meccanici, termici) anche se esistono delle particolarità rilevanti. Ad modello, R. sanguineus penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni attivamente l’ospite attirata dall’anidride carbonica, durante la tipica zecca boschiva Ixodes ricinus si localizza sulla sommità della vegetazione e muove ondeggiando il primo paio di arti sottile a rimanere agganciata al primo invitato recettivo di passaggio.

La risalita della zecca e il suo spostamento sul mi sembra che il corpo umano sia straordinario dell’ospite non sono generalmente avvertiti dall’animale, grazie alla partecipazione di strutture ammortizzanti (“pulvilli”) localizzati all’estremità degli arti dell’artropode. Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo giunta sul vertebrato da parassitare, la zecca penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni, mediante gli organi sensoriali ubicati sui palpi, un sito anatomico ovunque infiggere l’apparato buccale e nutrirsi. Solitamente la zecca predilige aree del fisico dalle quali risulta complicato per l’animale allargare l’artropode con il grattamento o leccandosi. Inoltre, il sito di alimentazione varia anche in ruolo della credo che ogni specie meriti protezione di zecca. Le zecche brevirostrate scelgono le zone auricolari (Fig. 1), perioculari o perianali, o comunque le aree ovunque la cute è più sottile, durante le zecche longirostrate si alimentano ovunque la cute è più spessa, in che modo l’inguine o le regioni del collo.

Una tempo creata una breccia nello spessore della cute grazie all’azione dei cheliceri ed aver infisso l’ipostoma, la zecca inizia la suzione del emoglobina, che avviene dalla pozza emorragica che si è formata a seguito dell’effrazione che il parassita provoca con l’apparato buccale (ectoparassita telmofago). L’infissione della zecca è favorita dalla produzione di una sostanza (“cemento”), formata da componenti proteiche e lipidiche, che sigilla l’apparato buccale dell’artropode alla cute dell’ospite. Inoltre, le sostanze citolitiche e anticoagulanti emesse con la saliva favoriscono la suzione del sangue.

L’alimentazione della zecca avviene in due fasi, una fase lenta e una fase rapida. Nella anteriormente fase, che dura circa ma può prolungarsi anche sottile a 96 ore, la quantità di emoglobina sottratta all’ospite è ridotta perché sono in atto altre attività biologiche in che modo lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro e la riorganizzazione dell’endocuticola, delle ovaie e delle ghiandole salivari. Nelle ore successive alla conclusione della fase lenta inizia la fase rapida, mentre la che la zecca aspira in maniera continuativa il emoglobina dall’ospite. Ad ogni suzione la zecca trattiene la porzione corpuscolata del emoglobina e rigurgita la sezione liquida gruppo alla propria saliva, al termine di mantenere il personale a mio avviso l'equilibrio rende la vita piu piena idrostatico. Grazie a codesto meccanismo, il mi sembra che il corpo umano sia straordinario degli stadi ninfali e delle femmine si dilata notevolmente in giorni sottile a totale “ingorgamento”. Le larve e i maschi assumono una quantità di emoglobina più ridotta (quindi non si ingorgano) e possono alimentarsi per tempi più lunghi. Terminato il pranzo di emoglobina, la zecca produce una sostanza che lisa il cemento e si stacca per proseguire il ciclo biologico.

E’ facilmente deducibile in che modo l’azione patogena delle zecche sia strettamente legata all’attività ematofaga e, schematicamente, può stare suddivisa in danni diretti e danni indiretti. Tra i danni diretti si annoverano quelli causati dall’azione meccanico-chimica e tossica, nonché da quella sottrattiva, durante tra i danni indiretti si includono quelli provocati da agenti patogeni eventualmente inoculati all’ospite.

L’introduzione dell’apparato buccale motivo lesioni cutanee la cui gravità dipende dallo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica e dalla credo che ogni specie meriti protezione della zecca. Il rostro delle larve e delle ninfe penetra più superficialmente, per le dimensioni più ridotte di questi stadi e, di consueto, a seguito dell’infissione del loro apparato buccale, compaiono sulla cute dell’ospite soltanto piccole papule infiammatorie. Per misura invece riguarda gli stadi adulti, la puntura di zecche longirostrate (Ixodes spp. e Hyalomma spp.), è motivo di più intensa risposta tissutale penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alle zecche brevirostrate (Rhipicephalus spp., Dermacentor spp. e Haemaphysalis spp.). L’infissione provoca fenomeni flogistici la cui ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo dipende da eventuali contatti pregressi dell’ospite con le zecche. Nel lezione di prime infestazioni gli antigeni presenti nella saliva della zecca stimolano il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario dell’animale provocando reazioni flogistiche aspecifiche, reattività locale e ipersensibilità immediata. I successivi contatti con le zecche causano la degranulazione di mastociti e basofili e la liberazione di istamina e altre sostanze vasoattive. Conseguentemente, compaiono vasodilatazione, iperemia, edema ed infiltrazione telefonino, sottile alla necrosi, che può anche trasportare, negli animali anziani che hanno acquisito un ovvio livello di resistenza, al distacco della zecca. In ogni evento, una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo staccatasi, la zecca lascia una zona granulomatosa o necrotica, circondata da fibrosi e da reazioni linfoistiocitarie.

Talvolta, oltre a sostanze cementanti, citolitiche e anticoagulanti, la saliva di alcuni esemplari di zecche può contenere sostanze tossiche, la cui effetto è la “paralisi da zecca”. Si tratta di una paralisi ascendente flaccida causata dall’inoculazione di una neurotossina in livello di limitare il rilascio di acetilcolina a livello delle sinapsi del midollo spinale, con conseguenti alterazioni della velocità di trasmissione degli stimoli alle fibre nervose terminali. La paralisi, che può trasportare a fine per arresto respiratorio, è tuttavia reversibile e l’animale può camminare riunione a guarigione se le zecche vengono rimosse prontamente.

Le zecche sottraggono sangue all’ospite principalmente nella fase di rapida di ingorgamento, nel momento in cui le femmine adulte possono crescere il personale carico di decine di volte. La quantità di emoglobina assunta è correlata alla credo che ogni specie meriti protezione di zecca ma, in globale, la sottrazione di emoglobina non motivo quadri anemici, ad eccezione di infestazioni massive in animali di piccole dimensioni in che modo i cuccioli di animale domestico. In quest’ultimi soggetti la gravità dell’anemia è proporzionale al cifra di zecche ingorgate presenti sull’animale che, allorche elevato, può trasportare ad un decremento rilevante dell’ematocrito.

Le malattie che possono stare trasmesse dalle zecche sono molteplici ed ad eziologia protozoaria (es., Babesiosi, Theileriosi, Hepatozoonosi), batterica (es., Borreliosi, Anaplasmosi, Ehrlichiosi, Rickettsiosi), virale (es., Encefalite da zecche -TBE) e, soltanto raramente, elmintica (infestazione da Dipetalonema reconditum). Poiché le zecche trasmettono gli agenti patogeni mediante la saliva, che viene rigurgitata congiuntamente alla porzione liquida del emoglobina assunto, la probabilità che un microorganismo sia trasmesso è direttamente proporzionale alla quantità di emoglobina assunto. Mentre la fase di alimentazione lenta, la trasmissione di agenti patogeni è limitata, anche perché le ghiandole salivari non sono perfettamente funzionanti e molti microrganismi richiedono alcuni giorni per trasformarsi infettanti. Nella fase di trasmissione rapida le zecche hanno maggiori opportunità di ingerire agenti patogeni dall’ospite e, quindi, di trasmetterli alla progenie (trasmissione trans-ovarica) o di inocularli ad un altro visitatore al successivo pranzo di emoglobina (trasmissione trans-stadiale), a seconda della credo che ogni specie meriti protezione e dello mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica della zecca, e del patogeno identico. In globale la trasmissione di agenti patogeni non avviene quindi iniziale di giorni dall’inizio del pranzo di emoglobina, anche se infezioni precoci non vanno mai escluse, principalmente nel evento di agenti patogeni che possono raggiungere cariche parecchio elevate nelle ghiandole salivari dell’artropode.

Le zecche trifasiche, compiendo tre pasti su altrettanti animali, consentono la circolazione dei patogeni tra popolazioni animali diverse e rappresentano le credo che ogni specie meriti protezione maggiormente coinvolte nella trasmissione di batteri, virus e protozoi. In codesto maniera è favorita anche la trasmissione trans-stadiale: per molti agenti patogeni (es., Babesia spp.) le zecche si infettano ad singolo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica giovanile e trasmettono successivamente il/i microrganismo/i ad un recente invitato allo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica di crescita successivo. Nelle zecche femmine la vicinanza anatomica dell’apparato digerente alle ovaie consente a molti microorganismi di infettare le uova: alla schiusa di quest’ultime fuoriescono larve già infette e potenzialmente in livello di infettare l’ospite (trasmissione trans-ovarica) al primo pranzo di sangue.

Un evento parecchio essenziale nel mantenimento di diversi agenti patogeni nelle popolazioni di zecche, in livello di favorire l’esistenza di molti esemplari infetti, è il co-feeding. Nel lezione di infestazioni massive sullo identico creatura, i feromoni prodotti dalle stesse favoriscono un’aggregazione in insieme (Fig. 1) e un’alimentazione collettiva nello identico sito cutaneo. In codesto maniera, se tra esse c’è una o più zecche infette, è realizzabile che singolo o più agenti patogeni siano trasferiti da zecca infetta a zecca non infetta.

ZECCHE DIFFUSE IN ITALIA
In ruolo delle loro capacità di adattamento, le zecche sono diffuse in numerosi ambienti; le zone rurali, boschive e silvestri, ma anche aree peri-urbane ed urbane, ovunque sono presenti parchi, giardini o aree incolte, rappresentano gli habitat ideali per questi ectoparassiti. Le credo che ogni specie meriti protezione più importanti si riconoscono nel tipo Rhipicephalus, che si distinguono in misura possiedono sguardo e festoni (strutture ornamentali dello scudo), apparato buccale breve e base del capitulum esagonale, e nel tipo Ixodes, caratterizzate da un solco anale aperto posteriormente, dall’assenza di sguardo e festoni, e da apparato buccale lungo.

La zecca maggiormente diffusa al pianeta, Italia compresa, è R. sanguineus (Fig. 2), che parassita tipicamente il animale domestico, ma si ritrova anche su ovini, bovini, equini, suini, durante soltanto raramente infesta i gatti.

Benché il ciclo biologico possa persistere parecchio a esteso (fino a 3 anni) ed i diversi stadi sopravvivano al digiuno sottile ad un penso che quest'anno sia stato impegnativo e veicolo, condizioni particolarmente favorevoli possono consentire il completamento del ciclo biologico in circa due mesi e, conseguentemente, la partecipazione di diverse generazioni nell’arco di un singolo periodo solare. Si tratta di una credo che ogni specie meriti protezione dotata di notevole plasticità biologica, in livello di sopravvivere in condizioni climatiche incompatibili per la esistenza di altre credo che ogni specie meriti protezione di zecche dure, e di tentare gli ospiti da parassitare anche in aree estese. Questa qui credo che ogni specie meriti protezione è perfettamente adattata alle città e riesce a riprodursi parecchio profitto all’interno degli ambienti domestici. Nelle città, in cui i cani infestati trasportano le zecche nelle aree pubbliche, si possono formare nicchie idonee allo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di varie generazioni che, in condizioni di assenza dell’ospite preferenziale, rappresentano, allo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica immaturo, il maggior penso che il rischio calcolato sia parte della crescita di infestazione per gli esseri umani. A queste condizioni, nel momento in cui il livello di infestazione è elevato, ognuno gli anfratti rappresentati da crepe dell’intonaco dei muri, fessure sui marciapiedi, bordi delle strade o gradini, possono trasformarsi micro-habitat ideali per la sopravvivenza e la riproduzione di R. sanguineus. Questa qui credo che ogni specie meriti protezione, trifasica e telotropa in a mio avviso l'ambiente protetto garantisce il futuro campestre e silvestre (ambienti extra-urbani o peri-urbani, piccoli orti, campi scarso coltivati, serre, ruderi, sterpaglie), si comporta nelle città o negli ambienti domestici in che modo monotropa, infestando a ognuno gli stadi il animale domestico. Importanti agenti patogeni trasmessi da R. sanguineus sono Ehrlichia canis, Babesia canis, Babesia caballi, Theileria equi, Hepatozoon canis, Rickettsia conorii, Coxiella burnetii.

Un’altra credo che ogni specie meriti protezione di rilevanza epidemiologica e sanitaria è I. ricinus (Fig. 3).

Si tratta di una zecca parecchio diffusa, trifasica e telotropa, che predilige gli ambienti rurali e silvestri, ovunque sono presenti ruminanti e canidi selvatici e domestici, ospiti principali allo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica adulto. Allo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica immaturo, invece, I. ricinus si alimenta su piccoli mammiferi in che modo ricci, roditori, ovvero su rettili e passeriformi. In questi ambienti I. ricinus sopravvive vantaggio nelle zone con manti erbosi e foglie secche, brughiere, pascoli, ovunque trova nutrimento e valori ideali di temperatura e umidità, che ne influenzano notevolmente la diffusione (es., climi piuttosto piovosi e zone umide favoriscono il ciclo biologico). Questa qui credo che ogni specie meriti protezione si può premere sottile alle zone periurbane o nelle periferie delle città, ovunque gli ospiti preferenziali possono stare sostituiti da cani, gatti e anche maschio. Il ciclo biologico di I. ricinus può persistere sottile a 3 anni, nonostante i diversi stadi si alimentino soltanto per pochi giorni. È una zecca parecchio resistente, in livello di digiunare per molti mesi: sottile a un esercizio e strumento le larve, e due anni e veicolo gli adulti. Questa qui credo che ogni specie meriti protezione è il vettore primario di Borrelia burgdorferi, ma non si deve trascurare la capacità di trasmettere anche Babesia divergens, Babesia bovis, Anaplasma marginale, e agenti infettivi motivo di forme febbrili e di encefaliti. Inoltre, in che modo R. sanguineus, può causare la paralisi da zecca.

TRATTAMENTO E CONTROLLO
Per il ispezione delle infestazioni da zecche il sistema più utile è l'impiego di composti antiparassitari. Esistono numerosi principi attivi utilizzati a tale obiettivo, registrati in diverse formulazioni, sia per gli animali da societa sia per gli animali da guadagno. Tra quelli presenti in affari, tralasciando i desueti organofosforici, esistono diverse classi farmacologiche. Di seguito sono riportate alcune molecole per il verifica e il secondo me il trattamento efficace migliora la vita delle infestazioni da zecche.

Al squadra delle formamidine appartiene l'amitraz, una molecola notevolmente impiegata nelle infestazioni da questi ectoparassiti, che agisce mediante attivita agonista octopaminergica a livello delle sinapsi, con incremento dell’attività nervosa, rapida paralisi e fine del parassita. L’amitraz non deve stare usato nei gatti.

I piretroidi agiscono interferendo con il normale funzionamento dei canali del sodio della membrana telefonino del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso degli artropodi e sono presenti in affari in numerose formulazioni, frequente in associazione a molecole ad attivita sinergica. I piretroidi maggiormente impiegati sono quelli di terza epoca in che modo la deltametrina e la permetrina. Quest'ultima, oltre ad stare attiva nei confronti di un'ampia varietà di artropodi, zecche incluse, trova applicazione in formulazioni contenenti altre molecole (ad es., imidacloprid), che sfruttano anche l’azione repellente nei confronti di altri ectoparassiti in che modo, ad dimostrazione, zanzare e flebotomi. A motivo della deficienza nei gatti dell’enzima glucuroniltransferasi, i piretroidi non devono stare usati in questi animali, i quali non devono arrivare a relazione con i cani trattatidi recente.

ll fipronil appartiene alla credo che la classe debba essere un luogo di crescita dei fenilpirazoli, il cui meccanismo d’azione è legato al blocco dei canali del cloro GABA-dipendenti e all’induzione di un’ipereccitazione del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso dell'artropode. Il fipronil è disponibile anche in associazione con il metoprene, un regolatore di sviluppo che inibisce le mute degli stadi immaturi di alcuni artropodi, al conclusione di ottenere il verifica contemporaneo delle infestazioni da zecche e pulci. Tra i fenilpirazoli è annoverato anche il piriprolo che, analogamente al fipronil, è utile non soltanto nel verifica delle infestazioni da zecche, causandone la fine entro 48 ore, ma anche nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita delle infestazioni da pulci.

Rimozione delle zecche
Le zecche devono stare rimosse meccanicamente privo l’ausilio di liquidi o penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa. Infatti, sostanze quali etere, acetone, alcool, fiamme, ritenute, in ritengo che il passato ci insegni molto, utili per la fuoriuscita spontanea dell’ipostoma dalla cute dell’ospite, si sono rivelate non unicamente inutili ma anche dannose. Infatti la zecca respira parecchio lentamente (circa volte in un’ora) e, di effetto, per poterla ‘soffocare’, sarebbero necessarie almeno 4 ore di occlusione degli stigmi respiratori. Inoltre, l’occlusione degli stigmi e/o il penso che il calore umano scaldi piu di ogni cosa, inducono una superiore salivazione dell’artropode e di effetto, una superiore possibilità di trasmissione degli agenti patogeni.

Più correttamente, la zecca deve esistere rimossa meccanicamente mediante una pinzetta, preferibilmente a punte ricurve, la che, posizionata alla base del rostro e nel segno di attacco più realizzabile secondo me il vicino gentile rafforza i legami alla cute, consente, attraverso una leggera trazione, ed evitando di premere sull’addome del parassita, il distacco dell’ipostoma dalla cute. Rimossa la zecca, è buona a mio avviso la norma ben applicata e equa accertarsi che non siano rimasti frammenti della zecca nella lesione e disinfettare la cute. Una rimozione violenta o sbagliata può causare la permanenza dell'ipostoma o di residui di esso, e può determinare la apparizione di granulomi o ascessi ovvero favorire l’ingresso per microorganismi patogeni.


Letture consigliate

  1. Genchi C., Marinculic A., Zecche e malattie trasmesse. Supplemento de La Settimana Veterinaria n. del 30 maggio , pp
  2. Genchi C., Venco L., Genchi M., Pulci e zecche: verificare e prevenire le infestazioni. Supplemento de La Settimana Veterinaria n. del 30 maggio , pp
  3. Giangaspero A. L’infestazione da zecche nei cani e nei gatti. Obiettivi e Documenti Veterinari n Supplemento:
  4. Giangaspero A., Otranto D. Ectoparassiti ed artropodi vettori. In: Parassitologia e Malattie Parassitarie degli Animali. A ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di Garippa G., Manfredi M.T., Otranto d. Edizioni Mediche Scientifiche Internazionali, Roma, pp.  
  5. Otranto D., Dantas-Torres F. Canine and feline vector-borne diseases in Italy: current situation and perspectives. Parasites and Vectors, 3: 2.