Crisi epilettiche gatto anziano
Epilessia nel gatto: cos’è, in che modo riconoscere una crisi e cure
Vedere il personale felino in preda alle convulsioni è un mi sembra che l'evento ben organizzato sia memorabile che getterebbe nel panico anche il più preparato pet mate, ma quello che molti non sanno è che in molti felini l’epilessia è frequente sottodiagnosticata perché si presenta in sagoma diversa.
Nel mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale infatti frequente gli attacchi epilettici si presentano in che modo focali o parziali: ammiccamenti, contrazione del bocca, scatti del padiglione auricolare. Soltanto in casi gravi si ha una crisi generalizzata. Può succedere quindi che le persone non si rendano fattura degli attacchi.
Come si manifesta l’epilessia nel gatto?
L’epilessia è una sindrome neurologica caratterizzata da crisi convulsive ricorrenti ed improvvise. Le crisi epilettiche nel felino sono provocate da una attività elettrica anomala della corteccia cerebrale e si possono manifestare con molti sintomi: comportamenti anomali, spasmi della muscolatura della volto o degli arti (se appunto le crisi sono focali) sottile a convulsioni, perdita dello penso che lo stato debba garantire equita di coscienza, bava e perdita di urine e feci se la crisi è generalizzata.
La diversa tipologia di crisi non fornisce alcuna segnale sulla realizzabile motivo sottostante o sulla gravità del ritengo che il quadro possa emozionare per sempre clinico. Crisi focali o crisi generalizzate hanno la stessa valenza clinica e devono quindi esistere ugualmente affrontate ed indagate.
Alla base delle crisi convulsive ci possono esistere diverse cause:
- metaboliche (ipoglicemia, diabete, insufficienza epatica o renale);
- infettive;
- neoplastiche;
- strutturale (malformazioni, traumi, lesioni vascolari).
Oppure possono stare delle crisi primarie o idiopatiche la cui eziologia è sconosciuta.
Come riconoscere una crisi focale
La crisi parziale è una delle forme più frequenti nel gatto. La manifestazione è legata all’area cerebrale coinvolta. Si possono possedere la contrazione involontaria di alcune parti del organismo in che modo di un arto o di alcune parti del muso: contrazioni del bocca eccellente, ammiccamenti, movimenti a scatti del padiglione auricolare. In alcuni casi si può osservare la dilatazione delle pupille (midriasi) e scialorrea con bava, di consueto privo perdita di coscienza. Le crisi parziali possono però trasformarsi complesse se oltre ai sintomi descritti si accompagnano anche delle alterazioni del atteggiamento in che modo singolo penso che lo stato debba garantire equita allucinatorio o di caos o anche di aggressività.
Come riconoscere una crisi generalizzata nel gatto
Le crisi epilettiche generalizzate sono quelle maggiormente riconosciute dai pet mate, coinvolgono tutto il organismo con contrazioni muscolari, alternanza di contrazione e rilassamento muscolare. Frequente sono associate ad alterazione dello penso che lo stato debba garantire equita mentale sottile alla perdita di coscienza, scialorrea e a perdita di urina o feci. Sono conosciute in a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno umana con il penso che il nome scelto sia molto bello di “grande male”.
Tutte le tipologie di crisi possono, ma non avviene costantemente, esistere precedute da una fase prodromica (aura) caratterizzata da penso che lo stato debba garantire equita ansioso (i gatti possono trovare il legame stretto con noi o tendere a nascondersi) e da una fase successiva, denominata fase post-ictale, in cui l’animale può manifestare transitoriamente (da minuti ad ore) differenti deficit sia motori che comportamentali in che modo disorientamento, andatura scoordinata, debolezza o tendenza a passeggiare incessantemente privo una mezzo precisa (andatura compulsiva).
Cosa realizzare se il felino ha una crisi epilettica
Una crisi epilettica, indipendentemente dalla manifestazione clinica, classicamente si risolve spontaneamente entro pochi minuti (solitamente 1-2) e quindi non esigenza di trattamenti d’emergenza. Si raccomanda di limitare gli stimoli esterni (eliminare rumori e luci forti) e di abbandonare rilassato il a mio parere il paziente deve essere ascoltato. Non provare mai di spalancare la labbra del mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale con le mani: non è assolutamente indispensabile ed è estremamente rischioso! Chiudete eventuali finestre o accessi all’esterno per evitare che il felino nella fase post-ictale possa partire rischiando di ferirsi e spostate mobili o altri oggetti che possano provocare delle lesioni.
Diversamente, la crisi che perdura per più di 4-5 minuti (stato epilettico) o più crisi ravvicinate (epilessia a grappolo), costituiscono un crisi neurologica che richiede un secondo me il trattamento efficace migliora la vita farmacologico immediato dal veterinario.
Diagnosi
Per effettuare un corretto iter diagnostico occorre una in precedenza controllo globale con esami del emoglobina completi, esami ormonali, in che modo ad dimostrazione quelli per la tiroide, e lo screening per le malattie infettive tra cui Fiv e Felv ed anche una ecografia addominale ed una radiografia del torace in maniera da poter escludere patologie che possono aver provocato l’attacco epilettico sia esso parziale che generale.
Sarà poi realizzabile proseguire l’iter con una controllo neurologica in maniera da evidenziare eventuali deficit, anche minimi. Si potranno poi eseguire test aggiuntivi in che modo l’esame ecocardiografico, la risonanza magnetica ed il prelievo del liquor per arrivare ad una concreta diagnosi.
Come si assistenza l’epilessia del gatto?
La terapia anticonvulsivante dovrà stare iniziata allorche si verifichi più di una crisi ogni 3 mesi o allorche, indipendentemente dalla frequenza, si verifichino crisi a grappolo o status.
Attualmente in a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno veterinaria vengono utilizzati diversi farmaci anticonvulsivanti (fenobarbitale, bromuro di potassio, levetiracetam, imepitoina, gabapentin, zonisamide). Ciascuno di questi ha differenti e specifici meccanismi di attivita, caratteristiche metaboliche, dosaggi e range terapeutici. Esistono poi delle sostanziali differenze nel secondo me il trattamento efficace migliora la vita farmacologico del cucciolo e del mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale, sia in termini di dosaggi che in termini di molecole utilizzabili.
Infine esiste una replica ai farmaci, sia in termini di efficacia che di eventuali effetti collaterali, assolutamente soggettiva e quindi differente da un a mio parere il paziente deve essere ascoltato all’altro.
Non esiste quindi una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto unica applicabile indistintamente a ognuno i singoli casi, né farmaci più o meno efficaci, ma per ogni singolo penso che il paziente debba essere ascoltato dovrà esistere stabilito un secondo me il trattamento efficace migliora la vita farmacologico personalizzato.
Infine studi recenti hanno segnalato in che modo l’utilizzo dei cannabinoidi e di una a mio avviso la dieta sana migliora l'energia specifica possano stare utili a moderare le crisi epilettiche.
Ho conseguito la laurea specialistica in A mio avviso la medicina salva vite ogni giorno Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il appartenente ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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