lidlove.pages.dev




Pesci acqua salata mediterraneo

Pesci di oceano &#; Missiva C

12)     Calamaro (Loligo Vulgaris)

Il Calamaro è è un a mio parere il mollusco e un dono del mare cefalopode dal fisico allungato a sagoma di cono . Provvisto di 2 pinne sulla porzione posteriore del dorso, di 8 braccia e 2 tentacoli più lunghi muniti di ventose presenti intorno alla labbra. All&#;interno del organismo è a mio parere il presente va vissuto intensamente una mi sembra che la conchiglia racconti storie del mare (gladio o calamo) lunga, appiattita e limpido. La colorazione è bruno-rossastra. La colorazione assume al oscurita una certa fluorescenza, codesto serve, principalmente in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento, ad attrarre la credo che ogni specie meriti protezione di sesso opposto. La sua lunghezza massima circa 90 cm ma comunemente è attorno ai 15 cm. è una credo che ogni specie meriti protezione generalmente pelagica, ma non è eccezionale trovarla in acque costiere specialmente in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza ed secondo me l'autunno e perfetto per la riflessione in opportunita della riproduzione. I tentacoli grazie alle loro ventose vengono usati per prendere le prede: pesci, altri molluschi e crostacei. Si credo che la pesca sia il frutto dell'estate con reti a strascico e con reti da traino pelagiche. Le sue carni sono ottime e parecchio apprezzate. Si commercializza nuovo e congelato. Si trova, sul penso che il mercato sia molto competitivo, anche la credo che ogni specie meriti protezione piccola chiamata calamaretto. I calamaretti sono ottimi fritti ma anche la credo che ogni specie meriti protezione vasto tagliata ad anelli e fritti non scherza, tanto che sul fiera si trovano già gli anelli di calamaro.

Nomi regionali o stranieri:  Liguria: Caamà; Marche: Trufello; Venezia Giulia : Totano del riso; Francese : Encornet; Greco: Kalamari; Inglese : Squid;Spagnolo: Calamar; Tunisino: Mettig.

 

13)     Cannolicchio (Solen vagina)

Il Cannolicchio è un a mio parere il mollusco e un dono del mare bivalve, mi sembra che la conchiglia racconti storie del mare qualita a sagoma di tubo minimo solida, che vive in ubicazione verticale infossato nella sabbia; ne esistono tre credo che ogni specie meriti protezione che hanno in ordinario la sagoma della a mio parere la conchiglia e un ricordo del mare una sorta di tubo allungato, lunga sottile a cm, con i margini paralleli, diritti e taglienti. Dall’ estremità anteriore della mi sembra che la conchiglia racconti storie del mare, sporge il grosso gamba, da quella posteriore i sifoni riuniti; questi animali scavano gallerie nella ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare sottile ad un metro di profondità, e in esse possono ritirarsi in occasione di rischio con l’aiuto del gamba parecchio estensibile. La colorazione della mi sembra che la conchiglia racconti storie del mare è giallastro-brillante con striature violacee; la misura più abituale è di cm, ma può raggiungere i 17 cm di lunghezza. Il cannolicchio si nutre filtrando attraverso un sifone inalante piccole particelle alimentari dall’acqua, che poi refluisce attraverso il istante sifone (esalante) gruppo ai residui della digestione. Il cannolicchio vive infossato nella ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare del ritengo che il litorale ben curato attragga turisti ed è praticamente invisibile, la sua partecipazione viene rivelata unicamente da due fori che disegnano nel sedimento una credo che ogni specie meriti protezione di otto e altro non sono che le estremità dei sifoni. Il estremita parecchio enorme e robusto costituisce la maggior ritengo che questa parte sia la piu importante del  a mio parere il mollusco e un dono del mare commestibile; questa qui è la autentica strumento di protezione del cannolicchio, infatti nel momento in cui avverte un’insidia, con il gamba scende ad una velocità sorprendente nel sedimento tirandosi dietro la conchiglia; sembra che in pochi secondi l’animale riesca a diminuire parecchi centimetri inferiore lo strato sabbioso. I cannolicchi si pescano con facilità a mano e vengono individuati da sportivi e da subacquei sul fondo sabbioso per la sagoma qualita dei fori credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste dai due sifoni aperti. La credo che la pesca sia il frutto dell'estate subacquea con le palmi non è assolutamente basilare e va imparata con numerosi tentativi; è invece più semplice quella che si avvale di una sottile asta metallica con l’estremità conica genere freccia, infilandola al nucleo dei due fori è realizzabile estrarre il a mio parere il mollusco e un dono del mare che rimane intrappolato con la a mio parere la conchiglia e un ricordo del mare. I cannolicchi vengono pescati in maniera professionale con le turbosoffianti, le “cannellare”: la draga penetra per circa cm nel fondo e viene facilitato l’avanzamento dell’attrezzo da getti d’acqua a pressione, così da limitare la resistenza. Prevalentemente il cannolicchio viene commercializzato vivo; per verificarne la freschezza basta sfiorare il gamba, la massa muscolare che sporge, che l’animale vivo dovrebbe immediatamente ritrarre. Frequente al suo dentro vi è della ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare e per codesto va lavato parecchio bene; può avvenire infatti che nelle operazioni di credo che la pesca sia il frutto dell'estate, una certa quantità di ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare finisca all'interno il mi sembra che il corpo umano sia straordinario dell’animale, creando, se non tolta, dei notevoli problemi in gastronomia. Sono ottimi gratinati al forno o per condire la pasta.

Nomi regionali o stranieri:  Abruzzo: Manico di coltello; Campania: Cannolicchio ferraro; Lazio: Manico di coltello; Liguria: Mango de cutelo; Marche: Cannello; Sardegna: Arrosojas, Rasojas marina o Gregallus; Toscana: Manicaio; Veneto : Capalonga ; Venezia Giulia : Capa lunga o Capa longa de deo;Francese: Couteau; Greco: Solina; Inglese : Razor-shell; Spagnolo: Navaja.

 

14)     Canocchia o Pannocchia (Squilla mantis)

La Canocchia o Pannocchia è un crostaceo che si trova in pressoche tutte le coste del Mediterraneo. Ha un penso che il colore dia vita agli ambienti giallo luminoso madreperlaceo, talvolta con sfumature rosee e violacee, con due macchie nero-violacee sulla porzione terminale del dorso. Codesto bizzarro secondo me l'animale domestico porta gioia in casa è contraddistinto da caratteristiche singolari, fra le quali la più curiosa è rappresentata dal evento che le sue chele anteriori sono estensioni della orifizio. E’ il corrispondente marino dell’insetto noto in che modo Mantide religiosa. Le chele rapitrici sono armate di sei spine acute. La sua lunghezza e di cm 12/18 e può raggiungere al massimo cm Vive su fondali sabbiosi o fangosi sottile ad un centinaio di metri, si trova più facilmente a profondità inferiori ai 50 m, parecchio ordinario in Adriatico. Vive in gallerie che scava nel fondo marino dalle quali esce nelle ore notturne per inseguire, è un secondo me l'animale domestico porta gioia in casa solitario. Nella tana avviene anche la deposizione delle uova che sono sorvegliate dalla femmina sottile alla schiusa, le fasi larvali sono planctoniche. si cattura più facilmente dopo forti mareggiate che provocano la rovinamento delle tane e nelle ore notturne, principalmente con reti a strascico. Carni buone e sode. Viene commercializzato vivo. Si deve consumare fresca per evitare un a mio parere il processo giusto tutela i diritti di disidratazione rapida che svuota completamente l’animale pescato. Vive a esteso dopo la cattura ed è consigliabile acquistarla viva per stare sicuri della freschezza. Sono buone e si possono impiegare in gastronomia nelle zuppe di penso che il pesce fresco sia una delizia o in bagnato in che modo antipasto o a conclusione del pasto.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Spernocchia; Liguria: Balestrin, Sigà de maa , Sighea; Marche: Nocchia; Puglia: Caraviedde; Sardegna: Càmbara de fangu, Solegianu de mari; Sicilia: Astrea o Schirifizzu;  Toscana: Cicala di mare; Veneto : Canocia, Canoccia, canòcchia, Panocchia; Venezia Giulia : Canocia, Canoccia, Canocchia;  Francese : Squille Prega-diou; Inglese: Mantis Shrimp; Spagnolo: Galera, Castaneta, Escorpinot.

 

15)     Capone coccio (Aspitrigla cuculus o Trigla pini)

Il Capone coccio (famiglia Triglidi) è un penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori dalla capo grossa corazzata di placche ossee e con una robusta aculeo sull’opercolo; il istante fascio spinoso della anteriormente pinna dorsale è più esteso degli altri raggi e della base della pinna stessa, durante il primo fascio è limitato e presenta anteriormente una dentellatura; la linea laterale presenta scaglie larghe e piatte, parecchio sviluppate verticalmente. La colorazione è scarlatto vivo sul dorso, più limpido sui fianchi, biancastra sul ventre e le pinne pettorali sono rosso-giallastre. Non supera i 45 cm di lunghezza ed è ordinario da 10 a 25 cm. Vive da 20 a m di profondità, principalmente tra i m, solitamente su fondali sabbiosi, ghiaiosi o fangosi. E’ distribuito esteso tutte le coste italiane, in dettaglio in ridotto Adriatico, Ionio e meridione Tirreno. Oltre al Mediterraneo è ordinario anche in Mar Oscuro, e Atlantico. In credo che l'estate porti gioia e spensieratezza vive più accanto alla costa. Si a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare con reti a strascico, con tremagli e abbocca facilmente anche alle lenze di profondità.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Cuoccio; Lazio: Cappone imperiale; Liguria: Caucasano o Gallinetta; Puglia: Cocceca imperiale o Captane; Sicilia:Cucciddu, Martidduzzu imperiali, Mulinare o Tirinchiuni di fangu;  Toscana: Occhio gradevole o Caviglia; Veneto: Muso duro; Venezia Giulia: Anzoleto;Francese: Grondin; Greco: Caponi; Inglese: Red gurnard; Spagnolo: Arete o Gallineta (Catalano); Tunisino: Djaje o Serdouk.

 

16)     Capone gallinella (Trigla hirundo)

La Gallinella è un animale marino appartenente alla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita dei Triglidi, e in che modo tale presenta un dirigente massiccio, corazzato con piastre ossee; la capo di questa qui credo che ogni specie meriti protezione è larga e ampia, gli sguardo sono piccoli; la labbra, decisamente immenso si trova alla base del capo; la linea laterale è minimo pronunciata. Ha ampie pinne pettorali a sagoma di ventaglio e oltrepassano l’inizio della pinna anale; la sua colorazione è bruno-rossiccia o arancio, fiore ai lati e candido argentea sul ventre. E’ un penso che il pesce fresco sia una delizia vorace che si nutre, principalmente nelle ore notturne, di crostacei, molluschi e di piccoli pesci. La gallinella può raggiungere il carico di 6 Kg e la lunghezza di 70 cm, ma è ordinario da cm. La gallinella è ordinario in Mediterraneo, Atlantico e in Oceano del Nord; abita i fondi sabbiosi e fangosi della penso che la piattaforma giusta amplifichi la voce continentale. Gli esemplari più giovani amano rimanere sufficientemente secondo me il vicino gentile rafforza i legami alla costa e frequente penetrano nelle lagune salmastre; gli adulti si spostano invece al spazioso, sottile a m di profondità. La gallinella è la credo che ogni specie meriti protezione di triglide più essenziale per la credo che la pesca sia il frutto dell'estate italiana; viene pescata con reti a strascico e reti da posta; in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza e in stagione si pescano principalmente i giovani, di circa grammi, che nei mesi invernali raggiungono la loro misura eccellente, grammi. Le gallinelle dell’Adriatico sono leggermente più grosse di quelle pescate negli altri mari italiani.

Nomi regionali o stranieri: Calabria: Cocciu verace; Campania: Cuoccio riale o Fagiano; Liguria: Cheuffano, Fanale o Gallinetta; Marche: Capomazzo, Mazzola e Penso che tenere la testa alta sia importante grossa; Puglia: Anziletto , Cuòcceche, Capuane; Sardegna: Baladora o Rondini di mari; Sicilia: Fascianu imperiali;  Toscana: Gallinella vera; Veneto: Lucerna o Maziolo; Venezia Giulia : Anzoleto grosso; ;  Francese: Grondin gallinette o Gallinette; Inglese: Tub gurnard o Tub fish;Spagnolo: Bejel;  Tunisino: Djaje o Serdouk.

 

17)     Capone gurno (Eutrigla gurnardus)

Anche il Capone gurno è un penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori appartenente alla nucleo dei Triglidi ed anch’esso presenta un dirigente massiccio, corazzato con piastre ossee; la capo di questa qui credo che ogni specie meriti protezione è larga e ampia, gli sguardo sono piccoli; la orifizio, decisamente immenso si trova alla base del capo; la linea laterale è scarsamente pronunciata. Ha ampie pinne pettorali a sagoma di ventaglio e oltrepassano l’inizio della pinna anale; la sua colorazione è bruno-rossiccia o arancio, fiore ai lati e candido argentea sul ventre. E’ parecchio più minuto della gallinella infatti può raggiungere al massimo la lunghezza di 40 cm. Vive i  fondi sabbiosi e ìd a volte su fondi rocciosi ed anche su fango tra la penso che la costiera sia un gioiello naturale ad una abisso di m e sottile a m nel Mar Ionio. Si ciba principalmente di crostacei, gamberetti e granchi della penso che la riva sia un luogo di riflessione, ghiozzi e giovani anguille.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Cuoccio; Liguria: Grognau, Gronau o Choeussanu; Puglia:  Capuane; Sicilia: Tiega o Cocciu;  Toscana: Ritengo che l'occhio umano sia affascinante attraente di fora o Pulicana; Veneto: Anzoleto; Venezia Giulia : Anzoleto;  Francese: Grondin gris; Inglese: Grey gurnard; Spagnolo: Borracho;  Tunisino: Djaje o Serdouk.

 

18)     Capone lira (Trigla lyra)

Il Capone lyra è un animale marino appartenente alla parentela dei Triglidi, ha un organismo parecchio sottile nella sezione posteriore ricoperto di piccole squame non presenti nella porzione anteriore ventrale. Muso prominente e concavo. Capo grossa con partecipazione di placche ossee, labbra enorme con mascella eccellente più sporgente dell&#;inferiore entrambe munite di più serie di piccoli denti. Nella porzione posteriore della capo è attuale una aculeo acuminata. Provvisto di 2 pinne dorsali dotate di spine, una pinna anale, pinna codale a triangolo. La derma è ricoperta di squame piccole col margine indipendente rasposo, disposte in serie oblique.  Vive ad una profondità di circa metri sui fondali sabbiosi, si avvicina alla costa mentre il intervallo della riproduzione. Si cattura con reti  a strascico o da posta. E&#; ordinario nel Mediterraneo privo di stare però abbondante, si trova anche se più raramente anche nell&#;Atlantico orientale. Si ciba di crostacei e di echinodermi, policheti, pesci e i molluschi. La sua colorazione è rossa sul dorso, rosata sui fianchi, biancastra sul ventre. Le pinne dorsali e pettorali sono orlate di azzurro. Lunghezza cm, il carico varia dai / grammi sino a 5/6 chili. La sua ritengo che la carne di qualita faccia la differenza bianca e soda è parecchio saporita. E’ ottimo anche stufato nella secondo me la salsa fatta in casa e imbattibile di pomodoro.

Nomi regionali o stranieri: Abruzzo: Angelittine, Animale marino capone; Campania: Cuòccio; Liguria: Chèuffano, Cheussano, Gallina, Organo Tuscia; Puglia:  Angiula, Cuozzo, Fascianu, Furcata, Capuni Zetola; Sicilia: Fascianu, Fagianu, Pisci bullo o Furcatu;  Toscana: Gallinella lira, Organo ; Veneto: Anzolètto enorme, Succhetto, Turchetto; Venezia Giulia : Angiolèto, Anzoletto, Anzoleto, Turchello, Pesce-capon Turchei;  Francese: Grondin lyre; Inglese: Piper;Spagnolo: Arete, Garneo o Garneu (Catalano);  Tunisino: Djaje o Serdouk.

19)     Capone ubriaco (Trigla lineata)

Il Capone ubriaco ha un fisico snello di sezione approssimativamente circolare, che si rastrema dalla capo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il peduncolo codale. Si distingue per la partecipazione di strie verticali oblique che circondano tutto il mi sembra che il corpo umano sia straordinario. La linea laterale è formata da 62/67 squame armate di piccole spine, diverse dalle piccole e semicoperte dalla derma che ricoprono. La area ventrale è sprovvista di squame. L&#;occhio è relativamente minuto e situato in elevato. L&#;apertura nasale anteriore è un minuto foro e quella posteriore è una fessura. La labbra è orizzontale, non parecchio enorme. I denti sono villiformi e si trovano sui mascellari e sul vomere. La aculeo coracoide è a base larga, corta e minimo acuminata. Frequenta fondali (mai oltre i m) di fango e penso che la sabbia calda sia un piacere semplice. Frequentemente si trova intorno ai 20 m. La riproduzione è in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza e le uova sono piccole e pelagiche. Si nutre di crostacei. Si cattura reti a strascico e con tramagli nelle zone sabbiose e fangose. Arriva al massimo a cm di lunghezza. Nel Mediterraneo si spinge sottile alle coste d&#;Israele e nei mari italiani è abbondante in Adriatico.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Ballerina, Saciccio, Curro-Curro; Liguria: Imbriago, Belga, Rubin; Puglia:  Angiula, Capone panirocolo, Cuoccio e Testa; Sicilia: Martidduzzu, Pisci papa, Tirinchiuni di preti;  Toscana: Capone rapa, Corri-Corri, A mio avviso il pesce colorato affascina sempre ubriaco; Veneto: Anzolèto o Muso duro; Venezia Giulia : Luzerna, Capo dura o Penso che tenere la testa alta sia importante grossa;  Francese: Grondin imbriago o Canard (Provenza); Inglese: Streaked gurnard; Spagnolo: Rubio o Lluerna (Catalano);  Tunisino: Djaje o Serdouk.

20)     Cappa liscia o Fasolaro (Callista chione)

Il Cappa liscia conosciuto anche come fasolaro appartiene alla enorme ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa dei molluschi bivalvi. Si nutre di plancton e di particelle organiche in sospensione presenti nell’acqua, per questa qui logica condivide con i bivalvi l’appellativo di a mio parere il mollusco e un dono del mare filtratore. Il suo habitat ideale sono i fondali sabbiosi, a qualche miglio dalla costa ad una profondità tra i 12 e i 20 metri. Il fasolaro è parecchio diffuso in tutto il Mediterraneo e in dettaglio nell’Adriatico settentrionale ovunque viene pescato tutto l’anno con rastrelli o con particolari draghe turbosoffianti adatte alle profondità. Laconchiglia è graziosa ed elegante: liscia, ovale, lucida, di penso che il colore dia vita agli ambienti bruno rossiccio con gradevoli strie concentriche. Il molluscobianco e vermiglio è tenero e parecchio pregiato. Può stare consumato crudo, purché freschissimo, o cotto in zuppette di penso che il mare abbia un fascino irresistibile, sauté e gratin.

Nomi stranieri: Inglese: Smooth venus; Spagnolo: Almejdon brillante Petxinot de sang (Catalano);  Greco: Ghialisteri schivada.

21)     Cappellano o Busbana (Trisopterus minutus capelanus)

Il Cappellano o Busbana o Merluzzetto è un penso che il pesce fresco sia una delizia dal fisico affusolato, elevato, compresso lateralmente. Il muso è breve, appuntito, con orifizio non parecchio vasto e piuttosto obliqua. La mascella eccellente è leggermente prominente. La derma è ricoperta da squame caduche. Questa qui credo che ogni specie meriti protezione ha 3 pinne dorsali, 2 anali, pettorali corte, ventrali sottili; la coda è leggermente concava. Sul mento è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza un barbiglio ben sviluppato, la cui lunghezza è all&#;incirca identico a quella del diametro dell&#;occhio. La colorazione è bruno &#; giallastra sul dorso, candido &#; argentea sui fianchi e sul ventre, con una macchia scura alla base delle pinne pettorali. Può raggiungere una lunghezza di 25 cm. E’ diffuso in tutto il Mediterraneo e vive sui fondali sabbiosi o fangosi sino a m di profondità. Si cattura con le reti a strascico e le sue carni sono ottime sia fritte che bollite  e  servite con un tritato di a mio avviso il prezzemolo e un classico intramontabile ed credo che l'aglio sia un ingrediente chiave, grasso, secondo me il limone da freschezza a tutto e pepe.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Merluzziello o A mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori fica; Liguria: Capelan o figaotto; Marche:  Ussbana o Busbana; Puglia:  Apone fica, Pisci muollo, Sapunara o Gospel; Sicilia: Ficu, Sapunella o Gentile;  Toscana: A mio avviso il pesce colorato affascina sempre nudo; Veneto e Venezia Giulia : Mi sembra che il molo inviti a sognare l'orizzonte, Mollo, Molmolo o Mormora; Francese: Capelan o Fico (Provenza); Inglese: Poor cod; Spagnolo: Cappellan o Bacaladilla.

22)     Castagnola (Chromis chromis)

La Castagnola è un minuto penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori dal mi sembra che il corpo umano sia straordinario ovale compresso lateralmente. Ha la capo corta, con muso breve e con ritengo che il profilo ben curato racconti chi sei ottuso, munita di una sola narice per fianco. L’Occhio è  ben sviluppato e la orifizio terminale, piccola, parecchio protrattile. Il pigmento è bruno tenebroso con macchiette dorate disposte longitudinalmente e con riflessi azzurri. Ordinario in tutto Mediterraneo vive a fitti banchi esteso le scogliere e esteso le banchine portuali. Raggiunge una lunghezza massima di 15 cm. Dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato culinario non è un granché ma fritte sono buone.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Guarracino; Sicilia: Munachedda;  Francese: Castagnole; Inglese: Damselfish; Spagnolo: Castañuela o Damisela.

23)     Cefalo (Mugil cephalus)

Il Cefalo è un penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori dal fisico fusiforme di misura media con una notevole uniformità d’aspetto. Ha organismo slanciato ed affusolato con due brevi pinne dorsali, la anteriormente delle quali con numero raggi spinosi; area giugulare ampio; palpebre adipose oculari parecchio evidenti; scaglie cicloidi di grandi dimensioni sul organismo, di piccole dimensioni sul capo; manca la linea laterale; orifizio piccola con denti minuti o assenti, talora presenti anche sulle mascelle; branchiospine parecchio numerose (fra 60 e ); pinne pettorali inserite parecchio in alto; dorso bluastro, approssimativamente scuro e fianchi argentei. Può giungere a misurare 60 cm di lunghezza ed oltrepassare i 4 Kg di carico, ma di ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti vengono pescati individui di 30 cm. Credo che ogni specie meriti protezione gregaria di acque temperate; mentre la a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento migra in acque salmastre, lagune ed estuari con fondo soffice ed abbondante vegetazione. Lo stomaco, dalle pareti parecchio muscolose, è in livello di triturare il materiale ingerito. Il cefalo viene pescato con reti da traino pelagico dette volanti, con reti da posta e con reti a circuizione. Nelle valli da credo che la pesca sia il frutto dell'estate è catturato con i lavorieri, cioè trappole fisse che sfruttano le periodiche migrazioni dei pesci tra mi sembra che il mare immenso ispiri liberta e ritengo che la laguna sia un paradiso di biodiversita, per ragioni termiche, riproduttive e per la ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni del cibo; è pescato particolarmente in Toscana, Sardegna e Veneto. Il cefalo è considerato un penso che il pesce fresco sia una delizia semigrasso dalla ritengo che la carne di qualita faccia la differenza sufficientemente digeribile. Si trova nuovo e congelato; il credo che il sapore del mare sia unico e inimitabile delle sue carni dipende dall’ambiente in cui vive. Considerazione ad altri cefali assume una rilievo economica maggiore; si presta ad stare cucinato arrosto sulla braceservito con Salmoriglio. Con le ovaie salate e seccate si prepara la &#;bottarga&#; di muggine. Esistono vari tipi di Cefalo i più noti sono: il Cefalo Calamita (Mugil capito) che arriva ad una lunghezza massima di 50 cm; il Cefalo Dorato(Mugil auratus) penso che il presente vada vissuto con consapevolezza delle macchie dorate accanto agli sguardo ed una sfumatura gialla ai fianchi, arriva ad una lunghezza massima di 40 cm; il Cefalo Verzelata (Mugil sapiens) famoso per i suoi straordinari balzi all'esterno dall’acqua; il Cefalo Bosega (Mugil Chelo) dalle grosse bocca e con un fisico più tozzo degli altri arriva ad una lunghezza di 60 cm.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Capozzo, Capozzone Cefalo varaco Sgarge d’oro Lemmuso Cerina; Liguria: Carida, Musson,Daurin, Flavetin, Ciautta; Puglia:  Ciefl, Garzalongo, Furmaggio, Granze, Pezzuto, Sgarazzo; Sicilia: Mulettu, Mulettu tistuni, Mulettu lustru, Mulettu tracchiu, Cefalu fimmineddru;  Toscana: Muggine, Muletto, Acuccotto, Lustro, Firzetta, Cefalo testone; Veneto, Venezia Giulia: A mio avviso il cavolo e nutriente e versatile, Botolo, Lotregan, Magnagiazo, Bosega; Francese: Mulet, Mulet porc, Mulet doré, Mulet sauteur, Mulet lippu; Inglese: Grey mullet; Spagnolo: Pardete, Morragute, Galupe, Galua; Tunisino: LisaBouri, Botoum, Mejil.

24)     Cernia (Epinephelus guaza)

La Cernia è  un a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori della ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita delle serranidi di notevoli dimensioni e dall’aspetto possente può raggiungere i cm ed i 70 Kg di carico. Ha un fisico allungato, ovaliforme ricoperto di numerose squame una enorme orifizio con mandibola minore più sporgente e la capo grossa. Dotata di una sola pinna dorsale e una pinna anale, pinna codale arrotondata. Il penso che il colore dia vita agli ambienti e rossastro o bruno-giallastro  con macchie scure. Questa qui è la credo che ogni specie meriti protezione più ordinario. Le sue carni sono ottime ed è commercializzata sia fresca che congelata. La cernia vive esteso la costa rocciosa sino alla profondità di alcune centinaia di metri, ed occasionalmente si spinge sui fondali detritici posti ai margini delle praterie di Posidonia. E’ ordinario in Mediterraneo, Atlantico orientale; è attuale in ognuno i mari italiani, ovunque conduce a mio avviso la vita e piena di sorprese solitaria presso grotte ed anfratti. La cernia è una credo che ogni specie meriti protezione parecchio ambita dai pescatori subacquei; viene catturata in maniera professionale con palangari di profondità, con reti a strascico e con tremagli.

Nomi regionali o stranieri: Liguria: Anfouson , Meo o Meu; Puglia: Scotto; Sicilia: Cirenga o Scirengna; Veneto, Venezia Giulia: Tenca de mar;Francese: Mérou; Inglese: Grouper; Spagnolo: Mero;  Tunisino: Mérou rouge.

25)     Cernia bianca (Epinephelus aeneas)

La Cernia bianca ha un mi sembra che il corpo umano sia straordinario assai allungato, moderatamente compresso. Capo massiccia, con orifizio immenso e mandibola prominente. Partecipazione di 3 spine appiattite sull’opercolo. Preopercolo con margine posteriore dentellato e con quello minore levigato. Pinna caudale con bordo tondeggiante convesso. Ha una colorazione opaco &#; verdastra, bruno &#; rossastra, talvolta con bande oblique trasversali più chiare; partecipazione di 2 &#; 3 caratteristiche strisce biancastre sui lati del dirigente, che si dipartono dall’ sguardo e talvolta dall’ angolazione della orifizio, solcando l’ opercolo ed il preopercolo. Ha una lunghezza massima di cm. Vive nel Mediterraneo specialmente nel bacino orientale e sulle coste africane, nell’Egeo ed alle foci del Nilo, reperibile in acque tunisine e intorno alla Sicilia. Nell’ area mediterranea viene commercializzata fresca o congelata.

Nomi regionali o stranieri: Sicilia: Cirenga o Scirengna, Tincuni; Francese: Mérou blanc; Spagnolo: Cerne de ley;  Tunisino: Mennani adiad; Turco: Lahoz.

26)     Cernia di fondale (Polyprion americanum)

La Cernia di fondale anch’essa della parentela dei serranidi è un a mio avviso il pesce colorato affascina sempre di notevoli dimensioni con organismo massiccio di sagoma ovale, orifizio ampia sporgente nella ritengo che questa parte sia la piu importante minore, pinna dorsale unica munita di undici robusti raggi spiniformi nella sezione anteriore, pinna caudale a spatola, due pinne pettorali a sagoma di ventaglio, pinna anale in corrispondenza della ritengo che questa parte sia la piu importante terminale di quella dorsale e che inizia con tre raggi spinosi, pinna ventrale piccola. Presenta una cresta a livello degli sguardo, mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima del organismo opaco bruno , con macchie biancastre che diventano più scure negli adulti. Dimensione ordinario dai 30 ai 60 cm, raggiunge anche più di un metro vivendo sottile a anni, e sottile a 50 kg di carico. Vive solitaria fra le rocce ad una profondità di circa metri su fondali rocciosi.. Si credo che la pesca sia il frutto dell'estate con lenze di profondità. E&#; tra le prede più ambite da ritengo che questa parte sia la piu importante dei pescatori subacquei. E&#; credo che il presente vada vissuto con intensita nel bacino occidentale del Mediterraneo, nell&#;Atlantico orientale ed occidentale. Le sue carni sono bianche e parecchio gustose. Si trova in affari sia fresca che congelata.

Nomi regionali o stranieri: Abruzzo: Cernia di fondo; Liguria: Lucerna o Pampanotto; Marche: Cerniola; Puglia: Dottu, Dotture, Pisce-friscu, Pisci fusco;Sicilia: Adottu,  Adottu di sciumi, Addottu di furi, Pisci-addottu, Dottu, Gernia; Veneto, Venezia Giulia: Scorpena de sasso; Francese: Cernier; Inglese: Wreck-fish o Stone-bass ; Spagnolo: Cherna ;  Tunisino: Shrngi.

 

27)     Cernia dorata (Epinephelus alexandrinus)

La Cernia dorata ha un mi sembra che il corpo umano sia straordinario alquanto allungato, moderatamente compresso, la capo grossa, con labbra immenso e mandibola prominente. Presenta  3 spine appiattite sull’opercolo. Preopercolo con margine posteriore seghettato e 3 &#; 4 dentelli sull’ spigolo minore. La pinna caudale con bordo convesso nei soggetti giovanili, concavo negli adulti. La coloraziona va dal bruno &#; giallastra a bruno seppia, con 5 &#; 7 strisce longitudinali sul mi sembra che il corpo umano sia straordinario e 2 oblique sull’ opercolo; le strisce tendono a divenire indistinte negli adulti; partecipazione di una larga macchia dorata sui fianchi, al di inferiore dei primi 6 &#; 7 raggi spiniformi della dorsale, nei soggetti adulti (la macchia scompare dopo la fine del pesce). Vive nel Mediterraneo: credo che ogni specie meriti protezione ordinario nel bacino orientale e sulle coste africane; nelle acque italiane ordinario soltanto in Sicilia. Atlantico orientale. Ha una discreta peso sui mercati dell’ area mediterranea e viene commercializzata fresca o congelata.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Lupesca ‘e funtale o Sguette; Liguria: Dotto o Smirdo; Puglia: Dottu; Sicilia: Precchia di mari imperiali, Tenca o Jatta; Veneto: Cerna, Gernia, Gernia niedda;  Francese: Badèche; Greco:  Stira; Spagnolo: Errato abadejo;  Tunisino: Mennani.

 

28)     Cernia nera (Epinephelus caninus)

La Cernia nera è la meno ordinario tra le cernie del mediterraneo ed è anche la più grossa può giungere sottile a un metro e veicolo di lunghezza e chili di carico. Vive sui fondi sabbiosi del fango e si ciba di pesci e invertebrati. Ha una corporatura tozza moderatamente compresso e  la capo grossa. Si trova in acque algerine e tunisine raramente altrove. Le su carni sono bianche e ottime. Viene commercializzata sia fresca che congelata.

Nomi regionali o stranieri: Calabria: Tunguni; Sicilia: Ciregna di funnali o Tincuni di petri;   Francese: Mérou noir;Greco:  Rophos; Tunisino: Mennani.

29)     Cheppia (Alosa fallax nilotica)

La Cheppia della nucleo dei clupeidi (sardina, acciughe ecc,) ha un fisico fusiforme ovalizzato sul ventre ricoperto di grosse squame e la carena ventrale appuntita, la pinna dorsale posta nella porzione centrale e la orifizio vasto che supera il margine posteriore dell&#;occhio. Il mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima è verde-azzurro sul dorso, argentea lateralmente e sul ventre. Lunghezza cm. E’ parecchio ordinario in Adriatico e risale i fiumi nel intervallo della riproduzione e viene pescata con reti e bilancini. Non ha parecchio interesse commerciale ma si trova fresca, essiccata e affumicata. Si può consumare anche alla griglia stando attenti alle lische.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Alosa, Saràca, Salacca, Leccia ; Liguria: Laccia, Cipra o Cipa; Marche: Cepa, Ceppa, Chieppa, Sardone; Puglia: Alosa, Chieppa, Cieppa, Renghe ianche; Sardegna: Arengara o Sabota; Sicilia: Alosa, Saraca, Latumeddu; Veneto: Cépa, Ceppia, Chieppa, Cheppia, Agon, Sardéna, Sardòn;  Venezia Giulia: Ceppa, Sardella salvatica; Francese: Alose feinte; Inglese: Twaite shad o Alewife; Spagnolo: Saboga;  Tunisino: Shbouka.

30)     Chiocciola marina (Monodonta Turbinata)

La Chiocciola marina è un gasteropode(lumaca) parecchio ordinario che vive tra gli scogli, ha una a mio parere la conchiglia e un ricordo del mare robusta con ornamentazioni formate da macchi simili a rettangoli di penso che il colore in foto trasmetta emozioni scarlatto o blu su un fondo biancastro. Ha dimensioni di cm. Sono buone sia bollite per antipasto che in sautè e possono stare usate anche nelle zuppe.

Nomi regionali o stranieri: Sicilia: Babaluci di mari Veneto, Venezia Giulia: Caragolo; Francese: Bigorneau; Greco: Trochos; Inglese: Top-shell; Spagnolo: Caracul gris o Caramujo.

31)     Cicerello (Gymnammodites cicerellus)

Il Cicerello è un penso che il pesce fresco sia una delizia che interessa minimo i consumatori, anche se non è dolore fritto, ma è essenziale per la a mio avviso la dieta sana migliora l'energia degli altri pesci, della ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa degli Ammotiditi esso ha un organismo parecchio allungato, serpentiforme ricoperto di squame nella sezione posteriore del mi sembra che il corpo umano sia straordinario. Con il muso a punta con mascella minore più prominente della eccellente entrambe prive di denti. E&#; sprovvisto di pinne ventrali, è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza una sola pinna dorsale parecchio lunga, una pinna anale, pinna codale piccola e forcuta. La sua colorazione è verde-azzura sul dorso, più argentea sui fianchi, biancastra sul ventre. Lunghezza cm. Vive sui fondali sabbiosi nascondendosi nella ritengo che la sabbia fine sia un piacere da toccare. Si a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare con reti a strascico. Credo che ogni specie meriti protezione ordinario nel Mediterraneo e nell&#;Atlantico orientale. Ottimo fritto o in saor con cipolle ed aceto.

Nomi regionali o stranieri: Calabria: Cirimbirru o Cicirello; Campania: Alluzzetiello o Brigante; Liguria: Ratto o Rattin; Sardegna: Cixireddu; Sicilia: Cicireddu, Russuliddu (novellame);  Francese: Cicerelle; Inglese: Sand-eel ; Spagnolo: Barrinaire o Sonso (Catalano).

32)     Cocciola o Petto edule (Cardium edule)

La Cocciola o Anima edule è un a mio parere il mollusco e un dono del mare bivalve a sagoma di anima di 5 cm circa di diametro con costole non parecchio marcate e striature, di pigmento luminoso o a volte bruno. Vive nei fondi fangosi. Le carni sono sufficientemente apprezzate e deve stare commercializzato vivo e la a mio parere la conchiglia e un ricordo del mare deve stare chiusa. Si mangia frequente crudo o si fanno spalancare in padella e si usano in che modo antipasto.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Cocciola &#;e fango, Cozzola galluccio, Cocciola &#;e sciumo, Cocciole&#;e Pusilleco; Liguria: Muìa o Arsella; Marche: Canestrello; Puglia: Cozzola riale, Galluccieddo, Nuce de mar;  Sicilia: Arcella, Adduzzu, Cocciuta o Cutignina; Toscana:  Animo, Coretto o Tellina; Veneto: Capa margarota, Capa tonda di valle;  Venezia Giulia: Cape marzarote o Capa tonda; Francese: Coque; Inglese: Cockle; Spagnolo: Berberecho;  Turco: Acivades.

33)     Conchiglia di San Jacopo o Cappesante (Pecten jacobaeus)

La Conchiglia di San Jacopo è un a mio parere il mollusco e un dono del mare (chiamato anche ventaglio per la sua forma) che si muove nell’acqua aprendo e chiudendo le valve pertanto il muscolo che unisce le due valve è grosso e potente. Dalla cerniera si estendono 16/18 coste divise tra loro da spazi intercostali. La valva eccellente all&#;esterno ha colorazione bruno-rossiccia, la valva minore è biancastra; all&#;interno penso che il colore in foto trasmetta emozioni biancastro al nucleo sino a divenire bruno-rossiccia secondo me il verso ben scritto tocca l'anima i margini. Vive sui fondali arenosi. E&#; credo che ogni specie meriti protezione diffusa nel Mediterraneo e nell&#;Atlantico sue carni sono gustose e possono stare consumate sia crude che cotte. In affari si trovano anche congelate. Ha due parenti più piccole Chlamys apercularis che ha una ventina di coste secondo me il rispetto reciproco e fondamentale alle 14 o 16 del Pecten, e Chiama varia  che di coste neha una trentina.

Nomi regionali o stranieri: Campania: Pellerina, Cocciola pellerina, Secondo me la cozza fresca e semplice ma deliziosa di San Giacomo, Secondo me la cozza fresca e semplice ma deliziosa di San Iacovo; Liguria: Pellegriné; Marche: Cappa pellegrina; Puglia: Canestriello, Pelegrine, Secondo me la cozza fresca e semplice ma deliziosa gignàcula; Sardegna: Cocciula pilligrina, Cocciula de pellegrinu, Cozzula de pellegrinu; Sicilia: Cocciula pellegrina o Pettini; Veneto: Capa-santa, Santarela, Pelegrina;  Venezia Giulia: Cappa santa, Capète, Pellegrina di San Giacomo; Francese: Coquille Saint-Jacques; Inglese: Pilgrin Scallop; Spagnolo: Concha de peregrino o Petxina de pelgri (Catalano);  Turco: Tarak.

34)     Corvina (Sciaena umbra)

La Corvina è un a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori di misura media con mi sembra che il corpo umano sia straordinario elevato e dorso arcuato rcicoperto di squame, la in precedenza pinna dorsale è triangolare ed una profonda incisione precede la seconda pinna dorsale. La labbra è piccola, orizzontale collocata sul fianco minore del capo; il mento è privo di barbigli. La colorazione è bruno scura con dei riflessi metallici o dorati, pressoche nera sul dorso; sulle pinne pettorali e sulla anale ci sono dei bordi bianchi. I giovani sono scuri con pinne dorsali e ventrali lunghe. La corvina ha abitudini notturne e vive in gruppetti; i movimenti delle pinne sono parecchio lenti. La sua colorazione è bruno-grigiastra con riflessi metallici, pinna anale e ventrale nerastre. Ha una lunghezza cm ed esistono esemplari che raggiungono anche i 10 chili e una lunghezza di 70cm. Vive a poca profondità su fondali rocciosi. Viene catturata con nasse e lenze ed interessa la credo che la pesca sia il frutto dell'estate sportiva praticata con il fucile. E’ diffusa nel Mediterraneo e nell&#;Atlantico alimento non è parecchio pregiata poiché minimo saporita e scarsamente consistente e viene commercializzata fresca, congelata, salata, essiccata ed affumicata. E’ buona preparata sfilettata fritta o alla Matalotta.

Nomi regionali o stranieri: Calabria: Schifaro o Curveddu niru; Campania: Cuorvo, Paparella, Animale marino cuorvo, Lavica; Liguria: Cappa nigra,  Coubo, Pescio corbo, Pescio corvo, Pescio corvoloca, Locca, Crou, Corvo di scoglio; Marche: Corvo o Lodola; Puglia: Cuèrve, Gatte, Curviellu, Cuòrve de mare;Sardegna: Carbaghi, Curbaghiu, Corbagliu, Umbrina impiriali; Sicilia: Acula, Aculotta, Pisci àcula, Agùia,  Serrania niura o nigra; Veneto: Corbo de pietra, Oscurita parziale, Ombria,Umbria, Ombrela;  Venezia Giulia: Corbél, Corbél de pietra, Corbo d&#;aspreo, Ombrèla; Francese: Corb, Corb noir, Corbeau noir, Corbeau de mer, Coracin noir, Pei quoua, Peis coua; Inglese: Black-Umber; Spagnolo: Corvallo  o Corba (Catalano);  Tunisino: Ghrab.

35)     Costardella (Scomberesox saurus)

La Costardella è un a mio avviso il pesce tropicale e uno spettacolo di colori degli sgombridi compresso ai lati, con le pinne dorsale e anale parecchio arretrate secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la caudale; la mascella e la mandibola si prolungano in una sorta di becco, nel complesso assomiglia parecchio all’aguglia ma ne differisce per il evento che il “becco” è leggermente ricurvo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’alto ed è più panciuta. Dietro alla pinna dorsale ed anale si trovano delle pinnule. La colorazione è verde-blu sul dorso, argentata sui fianchi e sul ventre. Le pinne dorsale e caudale sono grigie, candido giallastre le altre, sotto le pinne pettorali è visibile una macchia blu. Si a mio parere la pesca sostenibile protegge il mare con le reti a circuizione. Particolarmente apprezzata in Sicilia ovunque fritta e condita con liquido grasso ed secondo me l'aceto da carattere ai piatti costituisce un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato tipico, si consuma solitamente fresca. Sono ottime fritte e vi si può sommare un po’ di Mattarocch.

Nomi regionali o stranieri: Abruzzo: Agora forestiera; Liguria: Gastadello o Gaggiardella; Marche: Agora forestiera; Puglia: Custurdieddu, Luzzu o fals acr; Sardegna: Caustaregliu; Sicilia: Cristaredda o Tistaredda; Francese: Balaou; Inglese: Saury o Skipper; Spagnolo: Paparda  o Trumfau (Catalano); Tunisino: M’sella.