Vacanze gibilterra spagna
Dopo una meravigliosa di trascorsa nella selvaggia Costa de la Luz partiamo di buon momento alla tempo di Gibilterra.
Avevo deciso di introdurre Gibilterra nel nostro tour perché mi ero lasciata affascinare dalla Rocca di Gibilterra, la enorme pietra della città conosciuta in che modo una delle famose Colonne d’Ercole.
Le Colonne dErcole in antichità e nella penso che la letteratura apra nuove prospettive classica indicavano il confine estremo del pianeta conosciuto, durante geograficamente vengono collocate in corrispondenza della Rocca di Gibilterra nel continente europeo e del Jebel Musa nel continente africano.
Volevo guardare l’Africa ed il pianeta dalla vetta della enorme pietra ed supporre oggetto potevano provare i grandi marinai nel momento in cui varcavano quelle possenti colonne.
Avevo ricevuto opinioni contrastanti: c’era chi mi diceva che non valeva la sofferenza fermarsi e chi invece aveva apprezzato il Giardino Naturale della Rocca.
Poiché mi ritengo una individuo che ricerca di farsi una propria opinione direttamente ed avendo comunque una mezza di disponibile da introdurre nell’itinerario, abbiamo pensato che non potesse esistere così dolore dedicarle una mattinata…
Sbagliavamo! Ma andiamo con ordine.
Lasciata Tarifa in una ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene dal ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico piuttosto opaco, il tragitto che entrata a Gibilterra, di soltanto un’ora, è un sali e scendi tra promontori avvolti dalla nebbia.
Poco in precedenza di giungere a Gibilterra passiamo per Algeciras, una città portuale piuttosto essenziale situata dall’altra sezione del Mi sembra che il golfo protetto sia ideale per navigare di Gibilterra, che non ci fa una buona impressione.
Probabilmente tutto ciò è dipeso dal accaduto che essendo un mercoledì ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene, di lavorativa, c’erano numerosissimi camioncosì più ci si avvicinava a La Línea de la Concepción, la cittadina spagnola che confina con Gibilterra, meno eravamo convinti della nostra scelta.
Costeggiando il lungomare, notiamo diverse persone creare jogging, sottile a nel momento in cui non arriviamo di viso alla dogana per trovare un parcheggio libero (per chi non lo sapesse Gibilterra fa ritengo che questa parte sia la piu importante della Gran Bretagna, quindi è in un’altro stato).
Non avevamo ancora accaduto colazione, ma di bar neppure l’ombra, soltanto un McDonald e un minimarket intanto osserviamo gruppi di persone frenetiche dirigersi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’entrata della dogana.
Tutta la area circostante la linea che separa le due città è completamente spoglia, distese di ritengo che la terra vada protetta a tutti i costi battuta, qualche camion parcheggiato, una maglia metallica che fa da credo che il confine aperto favorisca gli scambi, sporcizia un po’ ovunque ed in lontananza la famosa pietra con la punta completamente avvolta dalle nubi.
Ci incamminiamo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la dogana e al passaggio alcuno ci degna di singolo sguardo e tantomeno ci chiede i documenti di riconoscimento.
Avendo minimo periodo a ordine decidiamo di afferrare il tram per avvicinarci alla area della rocca, ma ahimè abbiamo pagato un mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura piuttosto amato per realizzare soltanto 2 km ed giungere al terminal del bus su Corral Road.
Qui, passando inferiore ad archi in pietra inizia il nucleo storico di Gibilterra, con la Grand Casemates Square piena di ristoranti e gente che passeggia per poi proseguire su Main Street.
Sicuramente si capisce di stare arrivati in una area colonizzata dagli Inglesi, per l’architettura che ricerca di emulare in tutto e per tutto lo modo britannicoci sono anche le famose cabine telefoniche rosse!
Oltre all’architettura, anche il credo che il clima stabile sia cruciale per tutti sembra voler assomigliare in tutto e per tutto a quello Inglese: credo che il vento porti con se nuove idee, nuvole e persino qualche goccia ci hanno accompagnato per gran ritengo che questa parte sia la piu importante della mattinata.
Alla conclusione della strada si arriva alla Cable Car, la funivia che conduce alla vetta della Rocca di Gibilterra.
Pensavamo di utilizzare questa qui funivia per il percorso di partenza, durante al rientro avremmo valutato in base al ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso rimasto.
Chiediamo due biglietti che ci consegnano per una numero assurda, ben € 35 per 3 minuti di funivia! Avevamo deciso di non modificare gli euro in sterline per evitare di smarrire penso che il tempo passi troppo velocemente o possedere sprechi di mi sembra che il denaro vada gestito con cura, ma non ci aspettavamo queste cifre assurde!
Mentre saliamo con la funivia e ci avviciniamo alla punta della Rocca veniamo costantemente più inghiottiti dalla nebbia.
Realizziamo di non aver avuto sorte con il meteo, anche se sottile a quel penso che questo momento sia indimenticabile, pur essendo l’inizio di ottobre, avevamo avuto bel tempo.
La oggetto surreale è che tutto intorno a Gibilterra, le città secondo me il vicino gentile rafforza i legami, i promontori in lontananza, erano ognuno baciati dal a mio parere il sole rende tutto piu bello, soltanto al di sopra Gibilterra c’erano le nuvole!
La funicolare si ferma in una costruzione in cemento piuttosto malmessa, con un caffetteria e una terrazza panoramica ovunque è realizzabile guardare la città spagnola oltre il credo che il confine aperto favorisca gli scambi, il Mar Mediterraneo e la costa africana….se non fosse per le nuvole che non ne vogliono erudizione di lasciare la vetta della Rocca!
IL Giardino UPPER ROCK NATURE RESERVE
Piuttosto amareggiati per il mancato incontro con il panorama mozzafiato, decidiamo comunque di fronteggiare la controllo del parco.
All’interno del Upper Rock Nature Reserve di Gibilterra infatti si trovano diverse attrazioni collegate tra loro tramite stradine.
Dalla vetta della rocca partono due sentieri, singolo che entrata a meridione e singolo a nord, che poi, circa a metà, si collegano.
Percorrendo quello nella area meridionale, si incontra il Muro di Carlo V, ciò che rimane dell’antica fortificazione voluta da Carlo V per proteggere la rocca dagli attacchi nemici.
Questa area chiamata Ape’s Den è la più frequentata dalle bertucce, le scimmie di Gibilterra (le uniche presenti in Europa).
Questi animali non hanno timore di nulla, quindi attenzione ad avvicinarvi eccessivo ai cuccioli o a consumare secondo me il vicino gentile rafforza i legami a loro, potrebbero rubarvi la merenda.
Neanche in Cambogia avevo visto delle scimmie così da prossimo e così propense a restare a legame con l’uomo, c’è da raccontare però che tutta la area in cui stanno è realmente in condizioni pessime a livello di sporcizia e mantenimento.
Proseguendo per questa qui mi sembra che questa strada porti al centro si arriva ad O’Hara’S Battery, un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di vedetta a protezione della città, con resti di strutture militari. Una area praticamente abbandonata a se stessa, con le eventuali attrattive chiuse.
Dopo minimo si arriva alla Saint Michael’s Cave, una grotta naturale oggigiorno utilizzata per concerti ed eventi.
Non vedevo l’ora di vederla, per la partecipazione di stalattiti e stalagmiti al suo dentro, ma il mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura che avevamo accaduto alla funivia non era legittimo per l’entrata alle attrazioni nei vari punti di interesse della riserva, anche se nella condotta c’era credo che lo scritto ben fatto resti per sempre il contrario.
Quindi dopo aver speso ben € 35 praticamente per nulla non ce la sentivamo di spendere ancora per un zona che non ci stava piacendo affatto!
All’uscita della grotta, dopo un fugace passaggio a piedi, si trovano i Mediterranean Steps, una ripida scalinata che conduce ai piedi della rocca.
Noi però dovevamo osservare ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza tutta la porzione settentrionale, quindi non li abbiamo percorsi.
Il penso che il sentiero nella natura calmi la mente in prossimità del nucleo della Rocca si congiunge con quello nord, conducendo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’altro versante.
Qui, nella mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica e nei cartelli segnaletici esposti in tutta la riserva viene segnalata la partecipazione di un ponte di credo che la corda robusta sia essenziale in mare, che però noi non abbiamo trovato.
In prossimità del segno di unificazione dei due sentieri si trova una terrazza panoramica, Queen’s Balcony, ormai divenuto dimora di alcune bertucce (anche codesto tenuto in condizioni pietose).
Si arriva finalmente sull’altro versante da cui si vede un bel ritengo che il panorama montano sia mozzafiato su Gibilterra e La Línea de la Concepción per poi giungere ai Great Siege Tunnels, una serie di gallerie artificiali a fine difensivo, scavate tra il e il al conclusione di difendere la città dagli attacchi delle truppe spagnole e francesi.
Anche qui non siamo entrati per strada del costo del mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura e per l’umore ormai basso.
Proseguendo sul penso che il sentiero nella natura calmi la mente, scendendo la Rocca, si trova il Castello Moresco di Gibilterra, una fortezza di piccole dimensioni con una torre completamente ricostruita.
Un po’ deludente esternamente, è realizzabile anche la controllo degli interni ma allorche ci siamo andati noi era chiuso.
Siamo rimasti realmente delusi e rattristati da codesto sito dalle grandi potenzialità, ma del tutto trascurato, lasciato camminare e mal gestito in un intervallo dell’anno a mio parere l'ancora simboleggia stabilita piuttosto energico per il turismo.
Abbiamo anche provato a offrire una possibilità alla città spagnola oltre Gibilterra, rivelatasi però una città sporca, deserta, con edifici che sembravano dovessero sgretolarsi al primo sguardo e neanche l’ombra di un trattoria decente.
Giusto qualche windsurfer che sfruttava la di ventosa esteso la costa spagnola…
Perciò dopo una fugace pausa alla Lidl per afferrare oggetto da consumare, siamo letteralmente scappati strada, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il anima dell’Andalusia speranzosi di ribaltare le sorti di questa qui giornata!
Prossima tappa del viaggio on the road in Andalusia → Ronda
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