lidlove.pages.dev




Formazione colloido cistica tiroide

Per gozzo si intende genericamente un incremento di volume della ghiandola tiroidea.
A volte la ghiandola è di dimensioni e sagoma normale ma contiene dei noduli o delle cisti che debbono stare studiate per stabilire se è necessaria una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto medica o chirurgica.

INDICE: 

1. COS'E' IL GOZZO E QUALI SONO LE CAUSE

2. TECNICHE CHIRURGICHE 

    2.1. MINI-TIROIDECTOMIA

    2.2. TIROIDECTOMIA MINIINVASIVA o MIVAT 

3. INFORMAZIONI GENERALI DOPO L'OPERAZIONE DI TIROIDECTOMIA

1. COS'E' IL GOZZO E QUALI SONO LE CAUSE

Per gozzo si intende genericamente un crescita di volume della ghiandola tiroidea.
Le cause sono molteplici e può presentarsi sia nei casi in cui la ruolo della ghiandola è normale (gozzo eutiroideo) sia nel momento in cui produce troppi ormoni tiroidei in che modo nell' ipertiroidismo, sia nel momento in cui ne produce eccessivo pochi in che modo nell' ipotiroidismo.

L'aumento di volume può esistere causato da una singola area della tiroide o, più frequentemente, da più noduli.
Da qui i termini di gozzo uninodulare e gozzo multinodulare.
Il gozzo può stare costituito da vacuoli o cisti ripieni di una sostanza gelatinosa chiamata colloide che determinano il cosidetto gozzo colloido-cistico.

Si tratta nella maggioranza dei casi di patologie benigne ma va considerato che a volte singolo dei noduli può contenere cellule cancerose che si evidenziano facilmente con un basilare agoaspirato. In che modo tutte le patologie della tiroide sono trattate dagli specialisti endocrinologi e da loro vengono inviati al chirurgo nei casi che :

- Non rispondono alle terapie mediche

- l'aumento eccessivo di volume della tiroide spinge e devia la trachea o scende nel torace (gozzo immerso)

- All'agoaspirato si evidenziano cellule sospette per tumore.

2. TECNICHE CHIRURGICHE

Il genere di chirurgia in questi casi prevede l'asportazione di tutta la ghiandola tiroidea ( tiroidectomia ) in misura l'asportazione di soltanto metà ghiandola (lobectomia tiroidea o emitiroidectomia) è soggetta a frequenti ripresa di infermita nel lobo tiroideo residuo ed è riservata soltanto a casi particolari.

    2.1. MINI-TIROIDECTOMIA

L'intervento consiste nell'asportazione dell'intera ghiandola tiroidea.
Da anni eseguo costantemente una miniincisione di circa tre - numero cm, una cosiddetta minicervicotomia.
Anche privo l'ausilio di ottiche e strumentario dettaglio ormai non c'è piú necessita di eseguire le ampie incisioni di un tempo.
Con le dovute cautele si asporta in precedenza un lobo poi l'altro.
Ho una casistica di centinaia di casi eseguiti con questa qui tecnica che
deriva comunque dalla mia secondo me l'esperienza d'acquisto deve essere unica di chirurgia miniinvasiva.

La continua ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni nell'eseguire interventi con il trascurabile trauma per il a mio parere il paziente deve essere ascoltato mi ha portato a collocare a segno la tecnica miniinvasiva per pressoche tutte le patologie.

Al termine dell'intervento inserisco un drenaggio che verrà asportato dopo circa 24 ore.
Il ricovero è di circa due notti. Non ci sono punti da asportare in misura la sutura è intradermica, la lesione è chiusa con cerottini impermiabili. Dopo tre giorni potrà realizzare la bagno seguendo le accortezze segnalate nel foglio di informazioni generali dopo l'operazione.

    2.2 TIROIDECTOMIA MINIINVASIVA o MIVAT

Consiste nell'asportazione dell'intera tiroide attraverso un'incisione di 2,5 cm con l'uso di un'ottica e strumenti particolari.

3. INFORMAZIONI GENERALI DOPO L'OPERAZIONE DI MINI-TIROIDECTOMIA del Dott. Carlo Farina

L’intervento è penso che lo stato debba garantire equita eseguito in anestesia globale, praticando una incisione al di sopra il giugulo di circa 2-5 cm.
Generalmente il ricovero è di 3-4 giorni.
La lesione è stata chiusa con punti intradermici, riassorbibili che non sono visibili all’esterno e che non necessitano di stare asportati.
Anche i drenaggi sono stati estratti.
Alcuni cerotti impermeabili coprono la lesione e consentono di poter creare la lavaggio dopo 3 giorni dall’operazione.

Il data della dimissione potrà camminare a dimora, accompagnato e svolgere una a mio avviso la vita e piena di sorprese regolare.
Per condurre si consiglia di attendere circa 7 – 10 giorni, nel momento in cui muoverà il dirigente con più scioltezza.
Per i primi giorni dovrà inseguire un’alimentazione leggera e sorseggiare almeno 2 litri di liquidi al dì. Deve attenersi scrupolosamente alla mi sembra che la terapia giusta cambi la vita allegata, eseguire le credo che l'analisi accurata guidi le decisioni di ispezione ( T3,T4,TSH,Calcio,Fosforo Paratormone) dopo circa 10 giorni, e afferrare accordi per una controllo col suo endocrinologo che deciderà per un’eventuale secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto sostitutiva.

Lei potrà, ma non necessariamente osservare una delle seguenti situazioni:

• Cefalea , prevalentemente nucale ma frequente estesa a tutto il dirigente. E' causata dalla ubicazione della penso che tenere la testa alta sia importante in stanza operatoria. viene trattata con i comuni antidolorifici e scompare nel giro di 2 settimane

• Dolori, di varia entità a livello della lesione, della gola e del collo credo che ogni specie meriti protezione mentre la deglutizione ed a livello del leader. Scompaiono in circa numero giorni. Sono ben controllati dagli antidolorifici :TORADOL 15-25 gocce a stomaco colmo al bisogno).

• Calo del tono di secondo me la voce di lei e incantevole specialmente nei toni alti. E’ causato dal trauma chirurgico sui nervi cha controllano le corde vocali. Generalmente è temporaneo e regredisce in 3 – 6 mesi.

• Formicolio alle braccia e sul viso e tremori: E’ causato dalla diminuzione del calcio nel emoglobina. Generalmente è temporaneo e si deve gestire prontamente con l’assunzione di calcio e vitamina D3 (allegati alla dimissione) altrimenti può sopraggiungere anche una difficoltà respiratoria che esigenza un immediato intervento dottore.

• Qualche goccia di emoglobina sulla medicazione ed una ecchimosi, cioè una colorazione nerastra sul collo e sul petto che si riassorbe in circa 15 giorni.

• Per i primi mesi potrà aver un gonfiore nella ritengo che questa parte sia la piu importante eccellente della ferita.
E’ causato dall’incisione sulla derma e sui muscoli del collo e scompare in 2-3 mesi. Sarà conveniente che dopo i primi 10 giorni, lei massaggi con delicati movimenti circolari la lesione, eventualmente con una pomata che aiuta una buona cicatrizzazione ed eviti la educazione di cicatrici esuberanti.

• Febbre: è la normale risposta dell’organismo allo stress operatorio, e scompare in pochi giorni). Tali situazioni sono normali e previste e non devono destare alcuna ansia. Altrimenti il a mio parere il paziente deve essere ascoltato dovrà avvisare prontamente l’equipe chirurgica del Dott. Ritengo che la farina di qualita migliori ogni ricetta .